La Nuova Sardegna

SASSARI. La decisione del Collegio di Garanzia del Coni di respingere il ricorso del Seregno che chiedeva il ripristino del format della lega Pro a 60 squadre, assesta un duro colpo alle speranze della Torres in questa lotta impari per il riconoscimento di una giustizia equa e logica. Una sentenza favorevole alle ragioni del Seregno, avrebbe infatti inevitabilmente bloccato l’avvio del campionato e questo avrebbe giovato alla Torres che sperava di avere più tempo per affrontare il giudizio di terzo grado davanti allo stesso tribunale di terza istanza. Il Collegio ha anche respinto il ricorso di Sambenedettese, Gubbio e Forlì che chiedevano l’annullamento del versamento a fondo perduto.

Nella motivazione è scritto che il ricorso non poteva essere accolto perchè il Seregno dopo aver presentato domanda di ripescaggio che era stata respinta per la mancanza di alcuni requisiti e che lo stesso Seregno non aveva presentato ricorso. Per cui l'organico attuale del campionato risulta fissato a 54 squadre, ovvero tutte quelle che avevano i requisiti per essere iscritte.

E la Torres? L’ammissibilità del ricorso presentato dal pool di avvocati ai quali si è affidato il presidente Capitani non è stato esaminato. Lo sarà questa mattina e la decisione dovrebbe essere comunicata sempre in mattinata. La Torres chiede che il Collegio lo ammetta e comandi al Tribunale federale di Appello che ha condannato la Torres alla retrocessione di depositare in via d’urgenza le motivazione di quella sentenza. Solo a quel punto potranno essere formulati i motivi del ricorso col quale la Torres chiederà la revoca della sentenza di primo grado e la riammissione in Lega Pro.

La sofferenza e l’ansia continuano, così come sale la rabbia per una punizione considerata ingiusta. Anche se ancora tutto non è perduto, la situazione è innegabilmente sempre più complicata. Ma non ancora definitiva. Il pronunciamento del Collegio di Garanzia del Coni arriverà probabilmente oggi riferito all’ammissibilità del ricorso. Se sarà positivo, la Torres potrà ancora sperare quando andrà a discutere il ricorso col quale chiederà la riammissione in Lega Pro. Che potrà avvenire o al posto della Pro Patria (che non è detto tra l’altro che possa rispondere positivamente al ripescaggio proprio al posto della Torres), ovvero in sopranumero così come è stato fatto nella scorsa stagione per l’Arezzo, riammesso a campionato iniziato. Certo, tutto diventa sempre più complicato. La piazza spera ma la sensazione di impotenza è palese. Il popolo rossoblù si chiede perché tanto accanimento nei confronti di una squadra che la categoria l'ha conquistata sul campo, che non ha falsato il campionato, che deve solo pagare una leggerezza del suo presidente.

Daniele Doro