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I quattro mori sono 8 ma la Torres non ci sta

di Paolo Muggianu
I quattro mori sono 8 ma la Torres non ci sta

D al via con i derby. Spicca la sfida Sassari-Olbia, ma si farà?

02 settembre 2015
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OLBIA. Con l’amara novità della Torres, ieri è stato diramato il calendario della serie D 2015-2016, che prenderà il via domenica con quattro derby isolani nel girone D, come al solitosardo-laziale-toscano. I Quattro Mori sono duneu otto: Torres, Nuorese, Olbia, Arezachena, Budoni, Castiadas e le matricole Lanusei e Castiadas.

Sarà un campionato ricco di novità ma anche di incognite, a partire a quelle legate ai ricorsi di chi è stato retrocesso tra i dilettanti, a partire proprio dalla Torres. Ma c’è anche la Viterbese Castrense che vuole la Lega Pro per il semplice fatto che la terza serie italiana doveva essere composta da tre gironi da venti squadre (come programmato inizialmente) e non da diciotto (come invece è stato stilato il calendario).

La Viterbese non ha badato a spese per costruire uno squadrone affidando la panchina a un mister vincente come Sanderra (Lega Pro vinta con la Salernitana). Altra possibile seria candidata a recitare un ruolo da protagonista è la nobile decaduta Grosseto, che vuole fare al ritorno tra i professionisti dopo un solo anno di purgatorio. E’ un girone di ferro perché Rieti e Flaminia Civitacastellana hanno costruito compagini competitive. Senza dimenticare che in un girone notoriamente difficile dal punto di vista agonistico le outsider non mancano: il caso più evidente è quello della matricola Albalonga, che ha affidato a un giovane mister vincente (l’ex Cynthia e Lupa Castelli, Gagliarducci) una squadra che potrebbero giocare anche in serie superiore, ma anche l’Ostiamare che ha confermato Chiappara in panchina e buona parte della squadra che ha disputato lo scorso anno i playoff uscendo al primo turno per opera del Budoni. Chi dovrebbe recitare un ruolo meno importante rispetto allo scorso anno è l’Astrea: la squadra della Polizia penitenziaria ha affidato nuovamente la panchina a Roberto Rambaudi ma risulta più giovane che in passato. Anche il San Cesareo non parte favorita per l’alta classifica: rispetto allo scorso anno, quando per buona parte del torneo fu una delle più belle realtà, quest’anno organico stravolto e panchina affidata al mister che ha vinto lo scorso anno il campionato nazionale juniores. Sarà un campionato senza grandi obiettivi infine per la Cynthia Genzano e per la matricola Trastevere.

Per le otto formazioni sarde, non sarà semplice ripetere quanto di buono fatto lo scorso anno, ma Olbia e Torres possono avere un ruolo di primo piano per la vittoria, mentre per le altre sei l’obiettivo principale è disputare un campionato tranquillo senza rischiare di finire nei bassifondi della classifica.

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