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La squadra lavora e spera nei giudici

La squadra lavora e spera nei giudici

Sui social esplode la polemica: «Due pesi e due misure, ci vogliono far fuori»

14 agosto 2015
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SASSARI. Era nell’aria, i segnali di questi ultimi giorni non lasciavano spazio alla speranza. E, puntuale, la scure di Stefano Palazzi si è abbattuta sulla Torres. Secondo il procuratore della Federcalcio la Torres deve essere espulsa dalla Lega Pro e ammessa al campionato di Serie D con una penalizzazione di dieci punti. Devastante. A Pattada, dall’inizio della preparazione la squadra ha tenacemente evitato di parlare della vicenda del calcio scommesse. L’ordine, condiviso da tutti, è lavorare, lavorare, lavorare. Naturalmente è difficile credere che i rossoblù non pensassero alle conseguenze, soprattutto negative, che avrebbe potuto avere questa vicenda. Ma ha prevalso la professionalità e la serietà dei ragazzi di Oscar Brevi. Così, ieri, le richieste di Palazzi sono state accolte nel ritiro rossoblù… senza commenti. Si è preferito continuare a lavorare.

Ma lo sconcerto si percepisce anche tra il popolo rossoblù che sta rivivendo momenti dolorosi come, purtroppo, era già accaduto in altre occasioni negli ultimi anni di storia della Torres. I social, era scontato, si sono scatenati. A prevalere nei commenti dei tifosi è la rabbia per la pesantezza delle richieste del procuratore Palazzi e lo sdegno per la diversità di trattamento riservato alla Torres. Si sottolinea soprattutto il fatto che la squadra sassarese non ha combinato nessuna partita, che nessuno dei suoi giocatori è stato coinvolto nell’inchiesta, che l’episodio incriminato non riguarda il campionato, che quindi non è stato inquinato dalla squadra rossoblù. E allora, perché infierire sulla Torres solo per una telefonata, sicuramente inopportuna, ma di difficile interpretazione del presidente Capitani? I tifosi parlano di imposizioni della Figc per un pugno di ferro esemplare, di disparità di trattamenti evidente e a volte incomprensibile come nel caso Catania, di procedure giudiziarie quanto meno stravaganti visto, come dice l’avvocato De Rensis, che non sono stati ammessi al dibattimento testimoni indicati dalle difese. Ma poi c’è anche chi sottolinea che siamo solo di fronte alle richieste dell’accusa e che saranno i giudici ad emettere le sentenze.

Daniele Doro

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