La Nuova Sardegna

SASSARI. Sono soltanto tre le squadre di Lega Pro ancora senza allenatore. E una di queste è proprio la Torres (le altre sono Akragas e Lupa Roma) che anche ieri non ha comunicato il nominativo del successore di Cristian Bucchi. Domenico Capitani ha detto da tempo di aver scelto quello che dovrebbe essere il nuovo tecnico rossoblù. Si tratta di Marco Sesia, un allenatore piemontese che lo scorso anno ha lavorato bene a Barletta salvando la squadra pugliese dalla retrocessione diretta nonostante la penalizzazione per poi essere inspiegabilmente esonerato prima dei playout. Col 45enne tecnico di Torino l’accordo sarebbe stato raggiunto e si è anche parlato di un biennale, ma la sottoscrizione del contratto non è ancora arrivata. Perché? Domenico Capitani non ha fatto trapelare ripensamenti e anzi ha sempre detto che Sesia ha le caratteristiche giuste per allenare una squadra come la Torres che avrà nell’organico un mix di esperienza e giovinezza. Per il presidente l’unico intoppo, almeno in queste ultime settimane, è stato quello della composizione dello staff tecnico, intoppo che però era dato in via di definizione col rientro di Sesia dalla vacanze.

Ieri il presidente avrebbe dovuto incontrare, o quanto meno sentire, il tecnico per definire la situazione e passare alla formalizzazione dell’ingaggio. Tutto ciò, evidentemente, non è avvenuto e un rinvio è stato necessario. La società ieri non ha comunicato nulla ma è evidente che il tempo comincia a non essere più tanto. Il 2 agosto la squadra comincerà la preparazione in una località sarda (Ossi o Pattada) ancora da decidere. Ci sono ancora 13 giorni per completare la squadra ma certo non si potrà arrivare all’ultimo giorno per conoscere il nome dell’allenatore. È evidente che la questione dovrà e sarà risolta in tempi brevissimi, magari a ore. Ancora niente allenatore, ne ci sono novità sulla identità dei nuovi giocatori, tutti giovani, che sono nella disponibilità della società. Capitani preferisce non rivelarne le identità sino a quando non avrà in mano i contratti firmati. Si tratterebbe di ragazzi provenienti da società di Serie A e B, considerati di qualità e molti dei quali hanno anche maturato esperienze in Lega Pro. Il problema è l’ingaggio. La società ha un budget dal quale non può e ne vuole prescindere e non è certo disposta ad accettare richieste considerate esagerate e fuori mercato.

Daniele Doro