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l’atletica sarda in lutto

È morto Ottaiano, scopritore di assi

È morto Ottaiano, scopritore di assi

Una vita alla Studium, era allo stadio anche prima del malore fatale

09 luglio 2015
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SASSARI. Lutto nel mondo dell'atletica leggera sassarese e sarda, che piange la morte di Pasquale Ottaiano. Un malore ha portato via il tecnico della Studium Sassari, per anni motore del movimento dell'atletica locale e regionale, allenatore che ha portato alla ribalta un gran numero di atleti di valore.

Avantieri dopo essere stato come al solito allo Stadio dei Pini Tonino Siddi di Sassari, per lui da anni una seconda casa, ad allenare il suoi atleti, il professore, che nonostante soffrisse di una serie di acciacchi fisici se non aveva mai rinunciato alla vita del campo, ha accusato un malore fatale.

Nato a Cercola vicino a Napoli nel 1938, era arrivato nell'isola agli inizi degli Anni Sessanta, e aveva girato per vari centri del nord Sardegna come insegnante di educazione fisica.

Era subito approdato, lui proveniente dal Csi di Napoli, alla Studium per la sua grande amicizia con i fondatori del sodalizio sassarese, tra cui Torquato Pons, prima come atleta (era un valido quattrocentista con tempi intorno ai 49 secondi) e successivamente come tecnico.

Ottaiano era stato uno dei tedofori delle Olimpiadi di Roma del 1960 (conservava ancora la torcia olimpica come una preziosa reliquia) e nelle fila del sodalizio sassarese, dopo aver concluso la carriera da atleta, è sempre rimasto ad esercitare la sua passione di tecnico continuativamente (un evento non comune) per oltre 50 anni, sino a ieri.

Numerosi gli atleti che aveva seguito portandoli ad eccellere a livello sardo e nazionale. Tra loro Luciano Rundine, Nicola Giordanelli, Giuseppe Nurchis, Alberto Serradimigni (campione italiano allievi di triplo), Carlo Masia, Andrea Cossu, le promesse del mezzofondo veloce Maurizio Angius e Davide Manconi, l'ostacolista Roberto Casu e l'altista Roberto Ciabattini-Bolla. A lui si deve la scoperta e la valorizzazione atletica del velocista Antonio Dore (campione italiano cadetti) per finire con i suoi ultimi talenti, i velocisti Francesco Carrieri e lo sprinter junior Riccardo Guiso (miglior velocista sardo ai campionati italiani allievi 2014, dove è arrivato in finale), che ha seguito negli allenamenti anche nel giorno della sua scomparsa.

La Studium, l'atletica leggera sassarese e sarda, che gli aveva tributato pochi anni addietro il prestigioso riconoscimento della Fidal Sardegna “Una vita per l'atletica”, perdono un personaggio che ha scritto pagine importanti della storia del movimento.

Roberto Spezzigu

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