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Serie B, il Cagliari star di un campionato con tante facce nuove

Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini
Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini

Parma fallito, il Catania rischia una doppia retrocessione. Brescia e Virtus Entella in pole position per il ripescaggio

06 luglio 2015
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CAGLIARI. La procura federale sta lavorando a ritmi serrati. Stefano Palazzi ha messo alla frusta il pool. Ore e ore di audizioni per rispettare i tempi e fare in modo che i campionati di serie B e Lega Pro non slittino. Al massimo il torneo cadetto invece di cominciare venerdì 21 agosto con l’anticipo in notturna, partirà una settimana dopo.

Se sarà così, verrà inserito un turno infrasettimanale in più per fare in modo che la stagione (playoff e playout compresi) si concluda entro metà giugno. «Vogliamo che le cose si facciano per bene - ha detto il presidente federale Carlo Tavecchio -, dobbiamo iniziare senza ombre». Sulla stessa linea Andrea Abodi: «Chiediamo date certe per i processi», ha ribadito il presidente della Lega B.

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Ripescaggi. Il Parma è fallito e riparte dai dilettanti. Al posto degli emiliani dovrebbe essere ripescato il Brescia che sembra in vantaggio su tutte le altre pretendenti. Il Catania, invece, va verso una pesante condanna dopo che il presidente Pulvirenti ha ammesso di aver comprato cinque partite dello scorso campionato.

Le possibilità che il club etneo subisca una doppia retrocessione sono concrete. In corsa per sostituire i siciliani c’è la Virtus Entella, retrocessa dopo aver perso i playout col Modena. Ma l’Ascoli sta agitando le acque e fa la voce grossa. Al momento, però, i marchigiani non sembrano avere chance.

Le favorite. Il Cagliari è in pole position. Fino ad ora la società sarda è stata la regina del mercato mettendo a segno i colpi migliori. Giocatori adatti alla categoria con il dichiarato obiettivo di tornare subito nel palcoscenico più importante del pallone. Subito dopo il Cesena, altra fresca retrocessa, che vuole riprendersi la serie A. Il club del patron Lugaresi sta allestendo una squadra competitiva ed ha affidato la panchina a Drago, tecnico in rampa di lancio.

Hanno ambizioni anche Perugia, Avellino, Pescara e Bari, anche se fino a questo momento il loro mercato è stata abbastanza moscio. Poi c’è il Vicenza. La conferma di Marino sulla panchina è il segnale che il Lanerossi vuole ritentare la scalata alla A dopo la sfortunata sconfitta nella semifinale playoff.

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Le regioni. Quella col maggior numero di squadre è l’Abruzzo. Saranno tre ai nastri di partenza: Lanciano, Pescara e Teramo, quest’ultima appena promossa. Basilicata, Molise e Valle D’Aosta, Friuli, Marche e Trentino Alto Adige non saranno rappresentate. Como, Teramo e Novara saranno le matricole, anche se i primi e gli ultimi hanno alle spalle diversi campionati di serie B e soprattutto di serie A.

Il regolamento. Non cambia rispetto alla stagione appena conclusa. Due le promosse direttamente, la prima e la seconda classificata. La terza e la quarta saranno ammesse direttamente alla semifinale playoff. La quinta sfiderà l’ottava col vantaggio del campo in gara secca (la vincente affronterà la terza in un doppio confronto). La sesta classificata giocherà in casa contro la settima e la vincente se la vedrà con la quarta con gare di andata e ritorno. Anche la finalissima si giocherà in una doppia partita, la prima sul campo della formazione che ha la classifica peggiore al termine della fase regolare.

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