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Il tricolore non cambia lo stile Dinamo

di Roberto Sanna
Il tricolore non cambia lo stile Dinamo

Acquisti oculati e budget sempre sotto controllo: il triplete non snaturerà il modo di essere della società biancoblù

03 luglio 2015
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SASSARI. Si riparte alla maniera della Dinamo. Una lunga riunione giovedì pomeriggio ha messo la prima pietra della nuova stagione, anche se è giusto continuare a godersi la festa per lo scudetto e, anzi, cominciare a realizzare quanto è successo la scorsa settimana. Una cosa è certa: la società non cambierà il suo modo di essere e nemmeno il modo di fare, il tricolore verrà onorato nel migliore dei modi possibile ma non certo a costo di mettere a repentaglio la sopravvivenza e il percorso del progetto. Nel frattempo si susseguono i primi rumors di mercato e per ogni nome nuovo bisognerà salutare uno degli Immortali.

Rotta su Logan. La Dinamo vuole rinnovare tanto ma anche provare a tenere David Logan: «Mentalmente è uno fortissimo – ha detto il gm Pasquini –, su di lui so di poter contare anche l’anno prossimo perché è in grado di azzerare tutto e ripartire con la stessa fame di vittorie». Sono due i canali sui quali agire: riproporre l’Euroleague e aumentare l’offerta economica pur senza svenarsi. Certo, se poi la diretta concorrente si chiama davvero Panathinaikos, che disputa un’Euroleague di prima fascia e ha immense disponibilità economiche, la partita sembra difficile da vincere. L’impressione è che non passerà tantissimo tempo prima di una decisione in un senso o nell’altro.

La formula e gli italiani. Con l’Euroleague riproporre il 4+3 sembra quasi obbligato, poi però bisogna comunque trovare gli italiani da mettere a referto. E solo Jack Devecchi e Brian Sacchetti sembrano inamovibili. Massimo Chessa vuole una squadra dove giocare (quest’anno 9’ in regular season e 3 nei playoff), Matteo Formenti gradirebbe riavvicinarsi a Desio. Tutti poi aspettano la decisione di Manuel Vanuzzo: ha sempre detto di voler andare avanti di anno in anno e che la molla sarà la voglia o meno di continuare a fare la vita dell’atleta professionista. La presenza di Jack Devecchi alla riunione dell’Euroleague fa pensare che il grande capitano biancoblù voglia lasciare la Dinamo ma non è detto che non voglia ancora concedersi una stagione attiva. Magari in Legadue a Trapani, dove si dice che Ugo Ducarello lo accoglierebbe a braccia aperte. Con 7 stranieri più Devecchi e Sacchetti, alla fine, la Dinamo non avrebbe bisogno di italiani di grande minutaggio. Dovesse invece arrivare qualcuno di importante, forse si potrebbe ridiscutere la formula e tornare al vecchio 5+5 che a Meo Sacchetti sicuramente non dispiacerebbe.

A ritmo di Rok.Il croato Sipcevic è l’ultimo nome, in ordine di tempo, accostato alla Dinamo. Playmaker con buona mano da tre punti, militanza italiana a Roma e Varese, potrebbe essere il sostituto di Sosa. La società non ha confermato la notizia di una trattativa in fase di chiusura, si tratta di aspettare qualche giorno. Si è parlato anche di Matt Janning, ma anche qui siamo ai preliminari. Di sicuro il settore piccoli è legato alla conferma o meno di David Logan e anche la possibilità di rivedere a Sassari Jerome Dyson non è così campata in aria.

Gli altri. Si è parlato molto di un passaggio di Piero Bucchi ad Avellino, ma ieri l’Enel Brindisi ha chiuso il discorso confermandolo per l’ultimo anno di contratto. Reggio Emilia ha scelto Andrea De Nicolao al posto di Mussini e aspetta la decisione di Cinciarini, che ha tempo fino al 10 luglio per uscire dal contratto e tutti dicono che la sua destinazione sarà Milano. Cremona ha confermato Marco Cusin, punta a tenere anche Luca Vitali e ha firmato la guardia Usa Elston Turner.

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