La Nuova Sardegna

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Il Banco campione pregusta l’Eurolega

di Roberto Sanna
Il Banco campione pregusta l’Eurolega

Il 9 luglio a Barcellona il sorteggio dei quattro gironi

01 luglio 2015
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SASSARI. L’altra faccia dello scudetto è l’Euroleague da disputare in qualità di squadra campione. E non è un dettaglio. Nella stagione appena conclusa la Dinamo ha giocato la sua prima Euroleague ed era la semifinalista del campionato, stavolta avrà il tricolore sulla canotta e, altro particolare non trascurabile, lo ha ottenuto proprio a spese dell’altra italiana, l’Armani Milano che è titolare di una licenza A. Proprio l’impresa dei biancoblù aveva sollevato l’asticella dell’accesso alla competizione: la seconda squadra italiana ammessa sarebbe potuta essere soltanto la vincitrice della finalissima. Fosse andata avanti Milano, la vincitrice della seconda semifinale avrebbe avuto il posto assicurato a prescindere dall’esito dell’ultimo atto.

Il Gotha europeo. C’è poco da aggiungere rispetto a quello che abbiamo toccato con mano la scorsa stagione. Siamo al massimo livello, come squadre, città e organizzazione. Tanto che, conclusa la prima fase, si è notata tantissimo la differenza col Last 32 di Eurocup che pure l’anno precedente era sembrato già un livello impegnativo. Restano le grandi squadre e le grandi città titolari della licenza A (Istanbul, Mosca, Madrid, Barcellona, Milano, Tel Aviv, Atene, per esempio), poi ci sono le vincitrici dei titoli nazionali e le assegnatarie delle wild-card, in pratica le squadre più forti e più ricche d’Europa. Il confronto sarà con queste realtà e l’esperienza della scorsa stagione ha dimostrato che si tratta di confronti spietati, nei quali emergono tutte le differenze.

Le prospettive. Il Banco che in Italia ha vinto tutto ha avuto un lato oscuro, quello di una solenne bocciatura in Europa: una sola vittoria in dieci partite di Euroleague, due nelle sei di Eurocup. Cifre che, nude e crude, non rendono merito a quello che è stato il livello del gioco della Dinamo (che ha giocato diverse buone partite e avrebbe meritato qualcosa in più), ma comunque indicative della difficoltà della competizione. L’obiettivo già dichiarato è quello di fare un passo avanti, può significare vincere due partite o anche rimanere in gioco fino alla fine per il passaggio del turno per il quale servono solitamente quattro vittorie. Si può fare? Ci si può provare con convinzione, nel senso che l’esperienza è importante e verrà utilizzata soprattutto nella costruzione della nuova squadra. Poi dipende dal budget, lo scudetto potrebbe portare qualcosa di più nelle casse ma la Dinamo resta sempre una piccola realtà e andrà a scontrarsi per la maggior parte delle volte con società che spendono il doppio, il triplo e qualcuna anche di più.

La nuova squadra. Se si pensa in prospettiva Euroleague e a prescindere dai nomi, bisognerà attendersi un “upgrade” nel versante dei muscoli, senza comunque perdere troppa velocità. Più o meno quello che era stato stabilito la scorsa estate ma alla prova dei fatti le scelte non hanno pagato in termini europei. Lo hanno fatto, e bene, in Italia, con la Dinamo che progressivamente ha perso un po’ di attitudine perimetrale per acquistare maggiore efficacia nell’uno contro uno e a rimbalzo offensivo, dimostrando anche di saper difendere duro in certi momenti anche contro squadra più grosse e potenti. L’idea sembra quella di salvare un nucleo di questo gruppo ormai passato alla storia, poi aggiungere i vari pezzi. E non è detto che non arrivi un italiano importante, anche se quelli sulla piazza non sono poi tanti. Il discorso è anche economico: i giocatori più alti e grossi e veloci esistono, solo che costano. La capacità attrativa della Dinamo è comunque al top: non solo giocherà ancora l’Euroleague, ma ha appena sbancato la stagione italiana. Tolto il gruppo dei giocatori inarrivabili, che si muovono solo per certe cifre e per andare in edeterminate squadre, si può comunque provare a pescare in una fascia alta. Il mercato comincia subito, una volta chiariti i dubbi sul coach, il prossimo 9 luglio ci sarà il sorteggio a Barcellona e sarà già il momento di sentire in prima persona la musica di Devotion.

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