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La panchina è blindata il Banco riparte da Meo

di Andrea Sini
La panchina è blindata il Banco riparte da Meo

Coach Sacchetti confermato. Sardara: «Nuovo ciclo solo a livello aziendale»

30 giugno 2015
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SASSARI. Alla fine la montagna non va da Maometto e neppure si sposta di un centimetro. Meo Sacchetti e Stefano Sardara si regalano un altro anno insieme, come da contratto, e si preparano a una nuova stagione di discussioni, abbracci e - si spera - trionfi.

Il coach non si separa dalla Dinamo, che in sei stagioni ha condotto dalla serie A2 allo scudetto, passando attraverso due coppe Italia, una Supercoppa e parecchi viaggi in giro per l’Europa. Niente Varese (la trattativa sarebbe sfumata nelle scorse settimane), niente Avellino (a un certo punto si era aperta questa possibilità), niente buen ritiro nella sua casa in campagna, a fare il Cincinnato col tricolore sul petto.

Dopo settimane di messaggi via terzi (cioè sulla stampa) e di dichiarazioni non sempre chiarissime, alla fine la società biancoblù ha confermato ufficialmente che la Dinamo del dopo-triplete ripartirà da Big Meo. «Meo ha tre ulteriori anni di contratto e non è in discussione – ha detto alla fine il presidente Sardara –. Quando ho parlato della fine di un ciclo e dell'inizio di uno nuovo mi riferivo a quello aziendale e non a quello sportivo».

Sardara e Sacchetti non hanno fatto la pace semplicemente perché in realtà non hanno mai litigato. Anzi, per meglio dire, i loro accesi faccia a faccia non avevano mai portato a una frattura insanabile. C’era semplicemente da attendere la fine della stagione, da sedersi attorno a un tavolo e parlare con un attimo di serenità in più, chiarendosi reciprocamente e smussando magari i rispettivi angoli. Il (pesante) contratto siglato tempo fa dal coach, l’assenza di vere alternative e soprattutto l’enorme peso specifico di un tecnico straordinariamente vincente hanno fatto il resto.

Le prospettive immediate. Fissato il primo e più importante tassello, ora si può procedere con tutto il resto. Per quanto riguarda il mercato, il nome più caldo resta quello dell’ala congolese Christian Eyenga, che dopo avere giocato in Nba ha girato tra Spagna, Cina e Polonia e nell’ultima stagione ha indossato la maglia di Varese (12,7 punti e 5,9 rimbalzi di media). La firma di Eyenga dovrebbe essere imminente, mentre le altre piste legate al mercato sono al momento abbastanza in alto mare. Molto dipenderà dal mercato in uscita: la società farà di tutto per trattenere Logan e Brooks, mentre a sorpresa potrebbe restare anche Dyson (sino a poche settimane fa le sue chance di restare erano pari a zero), che è un pallino del presidente.

La tentazione Td12. La conferma di Meo Sacchetti potrebbe aprire le porte a un clamoroso ritorno: dopo un anno trascorso negli uffici della Marquette University, a 33 anni Travis Diener sarebbe pronto a indossare nuovamente canottiera e pantaloncini. Il play americano con passaporto italiano era stato a un passo da un blitz a sorpresa per disputare gli ultimi playoff ma alla fine le due parti si erano tirate indietro. Stavolta la trattativa potrebbe andare avanti sul serio, perché l’ex Indiana Pacers, dopo avere riflettuto con più calma sul suo futuro, avrebbe deciso di regalarsi un altro paio di stagioni sul campo. Con il mercato degli italiani piuttosto povero, la soluzione Travis sarebbe comunque ottima dal punto degli incastri previsti dal regolamento. Oltre che una vera e propria bomba da far deflagrare in una piazza già estremamente carica.

Gli altri scenari. Per la Dinamo ci sarebbe anche la tentazione Kadji, ma al momento la sua conferma è lontana. Stesso dirscorso per Sosa. Certe le partenze di Sanders e Lawal, restano da valutare le posizioni di Formenti e Chessa. Il play sassarese, alla ricerca di maggiore spazio, avrebbe mercato sia in Serie A2 gold che nella massima serie, dove ha dimostrato di poter tenere benissimo il campo. Per quanto riguarda Manuel Vanuzzo, 40 anni compiuti lo scorso aprile, il capitano biancoblù non ha mai nascosto la voglia di continuare per un’altra stagione con il basket giocato. Le alternative potrebbero essere due: smettere e diventare secondo assistente di Sacchetti (ovviamente solo nel caso in cui si liberasse uno dei posti occupati da Citrini e Maffezzoli), oppure cedere alle sirene che arrivano dalla Sicilia, dove il vecchio amico Ugo Ducarello è diventato head coach di Trapani. E in seconda serie, Vanuzzo potrebbe tranquillamente dire la sua anche con un discreto minutaggio.

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