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«Questo è il nostro match point»

di Andrea Sini
«Questo è il nostro match point»

Stefano Sardara: «Nessun rammarico per gara5, chiudere 4-1 sarebbe stato fantascienza»

08 giugno 2015
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SASSARI. «Nessuna recriminazione, nessun pensiero negativo. La nostra vera chanche è quella che sta arrivando». Gara 5 è lontana appena 24 ore ma per Stefano Sardara la sconfitta del Mediolanum forum è già iscatolata nell’archivio delle esperienze biancoblù.

«Non faccio pretattica ma mi baso sulla realtà: onestamente non penso che abbiamo sprecato un’occasione. Ci abbiamo messo energia e talento – sottolinea il presidente della Dinamo – e ci siamo ritrovato sopra di 12 punti all’intervallo. Ma non potevamo certo pensare di poter continuare a tirare con il 71 per cento da tre punti per il resto della partita. Milano era all’ultima spiaggia, l’ambiente era caldissimo e la reazione che ha avuto era esattamente quello che mi aspettavo. Abbiamo chiuso sotto di 7 punti, a testa al ta, e ora ripartiamo. Già superare la semifinale eliminando una corazzata come l’Armani Milano sarebbe un sogno, figuriamoci se potevamo fantasticare di chiudere la serie sul 4-1. Sarebbe stato da fantascienza, sul serio».

Oggi si torna in campo per il sesto round, e stavolta la Dinamo avrà dalla sua i cinquemila del palazzetto. A Sardara si illuminano gli occhi. «Dico con la massima tranquillità che questa è la nostra grande occasione, il nostro vero match ball. Con noi ci sarà il nostro pubblico – dice il primo dirigente biancoblù – che in tante occasioni si è rivelato un sesto uomo di lusso. Rientrerà anche Kadji, stiamo abbastanza bene e siamo molto fiduciosi. Abbiamo già superato l’Olimpia tre volte in questa serie e proveremo a chiudere i conti davanti ai nostri tifosi. Se non dovessimo riuscirci ci sarà ancora gara7, e sappiamo che sarebbe davvero complicata. Ma prima giochiamoci questa».

In questa stagione, fatta di tanti alti e bassi, la Dinamo aveva chiuso la regular season in maniera tutt’altro che positiva, perdendo poi anche nell’esordio playoff al PalaTrento. Poi il motore ha ripreso a funzionare a pieni giri. «La squadra non ha sempre reso al top – ricorda Sardara – ma sinora ha dimostrato di avere testa, coraggio e determinazione, soprattutto nelle occasioni importanti. Già da tempo avevamo fatto vedere di potercela giocare con chiunque, per questo ho sempre pensato, anche nei momenti peggiori, che prima o poi la scintilla sarebbe scoccata. Diciamo che a un certo punto abbiamo ripreso a marciare in maniera corretta e determinata. Dopo la sconfitta di Trento abbiamo chiuso la serie con tre vittorie di fila, e dopo il primo ko contro Milano abbiamo girato la serie in gara2, continuando a giocare molto bene. Tutto questo deve ricordare a noi stessi e ai tifosi che le somme bisogna tirarle soltanto alla fine, non prima».

Quaranta minuti per realizzare il sogno di arrivare alla finale scudetto. La tensione per l’appuntamento con la storia di stasera peserà in qualche modo sulle gambe dei giocatori? «Come ho detto prima siamo carichi ma assolutamente sereni. Comunque vada abbiamo fatto cose straordinarie. Noi comunque restiamo quelli che non hanno niente da perdere e che se la vogliono giocare al meglio delle proprie possibilità. Abbiamo una grande chance di entrare nella storia – conclude Stefano Sardara – e siamo convinti di poterla sfruttare. Insieme ai nostri tifosi possiamo davvero farcela».

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