La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Mentre non si è ancora spenta l'eco dell'Ichnusa Sailing Kermesse, Gaetano Mura ritorna a parlare della Round Sardinia Race, il periplo dell'isola (520 miglia) riservato alla classe Mini 6.50, che si è concluso qualche giorno fa a Cagliari da dove era partito. Ha visto svanire per un soffio la vittoria, il navigatore di Cala Gonone che a bordo di Illumia ha fatto da coskipper su Illumia al forlivese Michele Zambelli per aver accorciato il percorso senza puntare la prua verso Villasimius e girare l'Isola dei cavoli: «Siamo fermamente convinti delle nostre ragioni - dice il navigatore oceanico di Cala Gonone - anche se rispettiamo sportivamente la decisione del comitato, che ha ritenuto il nostro percorso non completato». «Did not finish», ovvero corsa non terminata, in sigla Dnf: questo il verdetto che ha escluso dall'ordine di arrivo Illumia, protagonista di una grande regata. Dopo aver recuperato e sorpassato Sideral del toscano Fornaro Andrea Fornaro (coskipper spagnolo Oliver Bravo De Laguna) prendendo la testa della flotta dopo le Bocche di Bonifacio, il team sardo-romagnolo si è presentato primo al traguardo ma gli è stato prontamente contestato dai giudici di regata l'accorciamento del percorso: «Il passaggio ai Cavoli era già stato motivo di discussione tra i navigatori prima della partenza - sostiene Gaetano Mura , poi in una delle poche e disturbate comunicazioni vhf (radio di bordo) in mare - causa la grande distanza tra la barca assistenza che naviga sempre con la coda del gruppo e non con le due barche di testa - abbiamo capito. Eravamo convinti che in caso di forte maestrale non si dovesse girare i Cavoli. E' qui che è nato l'equivoco».

La Round Sardinia Race, organizzata dalla Canottieri Ichnusa, va in archivio con il successo di Sideral, che si è era preso la testa della regata nel tratto di mare davanti al Golfo di Orosei, proprio sotto casa di Gaetano Mura.

Sergio Casano