La Nuova Sardegna

Sport

Morata e Tevez domano il Real Madrid

Morata e Tevez domano il Real Madrid

Il primo round è della Juventus , ad Ancelotti non basta il gol di Cristiano Ronaldo. Tra otto giorni la partita di ritorno

06 maggio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





TORINO. Il sogno continua. Con Morata e Tevez, la Juventus batte il Real Madrid 2-1 e potrà giocarsi la finale di Champions League in una posizione di vantaggio tra otto giorni al “Bernabeu”. Sarà ovviamente dura per la banda di Allegri, che però ieri sera ha dimostrato di poter affrontare senza remore i campioni d’Europa, che avevano momentaneamente trovato l’1-1 con Ronaldo. Poi si è acceso Tevez, che su rigore (guadagnato dopo una splendida cavalcata) in apertura di ripresa ha trovato la rete della meritata vittoria.

Splendido avvio della Juve, subito pericolosa con Vidal e Sturaro (l’ex Genoa preferito a sorpresa a Pereyra), poi Morata vince un rimpallo con Varane e tenta il pallonetto, ma Casillas c’è sempre. Si rifarà presto il bomber spagnolo: Tevez incrocia il diagonale, Casillas la tocca proprio sui piedi di Morata che da due passi non può sbagliare per l’1-0 bianconero.

Il Real, sorpreso dalla furia juventina, si scuote subito: Buffon decisivo sul destro di Kroos, poi para facile su Isco, quindi osserva il sinistro di Ronaldo scivolare via. Poco può al 27’ però il portierone bianconero quando una splendida azione corale del Real si trasforma in un assist al bacio di James per la testa di Ronaldo che firma l’1-1 con un colpo di testa facile facile.

Un tiro senza pretese di Marchisio interrompe l’onda madridista e ridà fiato alla Juve, che rischia grossissimo al 41’, quando un’azione rugbistica del Real porta James a centrare la traversa con un colpo di testa in tuffo a Gigi Buffon battuto, mentre Marcelo “sporca” il sinistro.

Meno spumeggiante l’avvio di ripresa, ma la Juventus al 12’ passa ancora: fenomenale fuga di Tevez, atterrato in area da Carvajal, dal dischetto l’Apache è glaciale e Casillas si arrende al tiro centrale del bomber argentino che sta disputando una stagione splendida ed è l’artefice principale dei successi bianconeri.

Al gol di Tevez asplode di nuovo lo Stadium che diventa una bolgia, Ancelotti inserisce Hernandez e passa al 4-3-3, Allegri si copre con Barzagli per l’ottimo Sturaro. Ronaldo sfiora il 2-2, un destro di Kroos non mette paura a Buffon e in generale la Juventus pare avere la partita in pugno.

Anzi, sfiora il 3-1 due volte con Llorente nel finale che di testa da due passi, colpisce debole (forse di faccia) e non riesca ad indirizzare il pallone. Sarebbe stato il colpo che avrebbe reso il ritorno più semplice e Berlino più vicina, ma Allegri può già essere contento così perchè battere i madrileni non era facile. La Juventus ha molto chance di arrivare alla finale ma è chiaro che a Madrid non dovrà fare una partita difensiva, altrimenti saranno guai contro un avversario che in casa si esalta e diventa aggressivo.

In Primo Piano
L’inchiesta

Appalti per lo smaltimento di rifiuti, indagati tre pubblici ufficiali: perquisizioni anche a Sassari

Le nostre iniziative