La Nuova Sardegna

Sport

Spiccioli di speranza per il Cagliari

di Roberto Muretto
Spiccioli di speranza per il Cagliari

I rossoblù umiliano il Parma al Sant’Elia e riducono a sei i punti di distacco dall’Atalanta

05 maggio 2015
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A CAGLIARI. I tre punti sono in cassaforte. Il Cagliari fa il suo dovere contro un Parma che ha dato l'impressione di una squadra con la testa altrove. Ma è comprensibile considerata la situazione societaria che definire grottesca è poco. I rossoblù (non vincevano dal 24 gennaio) archiviano la pratica nel primo tempo con i gol di Ekdal, Farias e M'Poku che rendono poco più di un allenamento la seconda frazione, nella quale Cop arrotonda il punteggio. L'altra notizia è che i sardi non subiscono gol. Non succedeva dalla gara di andata giocata al "Tardini". Festa esordisce da tecnico al Sant’Elia con una vittoria che sa di speranza. L'Atalanta è lontano sei lunghezze ma con quattro partite da giocare è giusto non alzare bandiera bianca. Tutto può accadere. C'è da mangiarsi le mani per la sconfitta col Chievo, partita nella quale i rossoblù non hanno avuto lo spirito giusto. Il Cagliari non ha più nulla da perdere, deve tentare il tutto per tutto. Se poi i nerazzurri bergamaschi commettono passi falsi sarebbe un sacrilegio non approfittarne.

Cambi chirurgici. Dopo la brutta prestazione di Verona, Festa non stravolge la formazione. Inserisce Rossettini al centro della difesa al posto di Diakitè e regala una chance a Donsah che a centrocampo rileva Joao Pedro. L'altra novità è Farias dal primo minuto. Il brasiliano fa coppia con Cop in attacco. Averlo lasciato in panchina col Chievo dopo la super partita giocata a Firenze è stato un grave errore di valutazione del mister. Il Parma dell'ex Donadoni (applauditissimo dai tifosi) si schiera col 3-5-2 e rispetto alla formazione annunciata c' è Mauri che soffia il posto a Mariga.

Tutto facile. Il Cagliari parte a razzo. In una manciata di minuti mette la gara in ghiaccio con i gol di Ekdal (da dentro l'area fa secco Iacobucci) e Farias (scambio con M'Poku che gli consente di piazzare un perfetto rasoterra). I rossoblù sono padroni del campo contro un avversario disordinato e rassegnato. La squadra gioca con la testa libera, sa che bisogna portare a casa i tre punti perché nel calcio non si mai. I ducali provano a reagire, il Cagliari rifiata e qualche pericolo lo corre.

Cartellini pesanti. Quelli rimediati da M'Poku e Dessena. Erano diffidati e salteranno la trasferta di Torino. Assenze pesanti in una partita nella quale il Cagliari dovrà tentare di non perdere per continuare a mettere pressione all'Atalanta. M'Poku dopo aver subito il "giallo" chiude definitivamente il conto col Parma segnando il terzo gol, favorito da un rimpallo e dal portiere avversario che non tenta nemmeno l'intervento.

Si rivede Crisetig. Il primo tempo di Donsah è da dimenticare. Il Ghanese sbaglia molto e Festa non gli fa sconti. Lo lascia negli spogliatoi. Dentro Crisetig. Ekdal si sposta a sinistra mentre il nuovo entrato di si piazza davanti alla difesa. La partita è decisa, il Cagliari gioca a fiammate, preoccupandosi più di tenere palla e far trascorrere i minuti. Il Parma, timidamente, tenta di segnare il gol della bandiera. Ma a are centro è Cop (fa poker) che di piatto trasforma un assist al bacio di Avelar. Festa concede uno spezzone di partita Al giovane Barella facendolo esordire in serie A. Fuori Farias. I tifosi gli regalano una standing ovation. Una manciata di minuti anche per Longo che rileva M'Poku. La partita non ha altro da dire. Il Cagliari si allunga la vita e ora sogna di fare un'impresa a Torino. Con la Juventus che quattro giorni dopo giocherà a Madrid, sognare non è vietato.

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative