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CONTRO IL SAN VITO

Kosmoto Monastir, il successo non basta: ora si va ai playoff

MONASTIR. Netta vittoria della Kosmoto Monastir che si sbarazza con un perentorio sette a uno del malcapitato San Vito. Complice il contemporaneo pareggio della Ferrini, i ragazzi di Spini non...

04 maggio 2015
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MONASTIR. Netta vittoria della Kosmoto Monastir che si sbarazza con un perentorio sette a uno del malcapitato San Vito. Complice il contemporaneo pareggio della Ferrini, i ragazzi di Spini non possono festeggiare la promozione in Eccellenza e si devono accontentare della piazza d’onore in classifica che significa spareggi. Domenica prossima, in casa, il primo match di questo appassionante finale di stagione. Avversario di turno, la Dorgalese, terza del girone B.

Ecco la cronaca di una gara che, a causa delle differenti motivazioni tra le due compagini, ha avuto poco da dire fin dai primi minuti. Parte bene il Monastir che passa in vantaggio già al 12’ grazie a un potente tiro di collo destro di Cardia, ben servito da Cossu. I padroni di casa non si fermano e cercano subito la rete della sicurezza. Ci pensa Curcio al 26’ a mettere dentro con un tiro a fil di palo scoccato dal cuore dell’area piccola. Il San Vito cerca di arginare la furia dei più quotati avversari, ma con scarsi risultati. Il tris locale arriva al 37’: Falchi, dopo un veloce triangolo in area ospite con Fanni, non lascia scampo ad un sempre più sconsolato Piroddi. Sul finale di frazione c’è gloria anche per Silvio Fanni che, dopo un preciso assist griffato Cardia, mette dentro il poker del Monastir. Non cambia il copione della gara nemmeno nella ripresa. Curcio in contropiede rende ancor più rotondo il punteggio al minuto numero tredici. Quattro minuti più tardi, il neo entrato Ugas fulmina Piroddi con una gran botta da fuori area. Il festival del gol prosegue con Lai, al rientro dopo un lunghissimo infortunio (67’) Per il San Vito non è giornata: Melis si fa parare un calcio di rigore dal sempre attento Zanda. Sul finale di gara, Locci sigla la rete della bandiera per il definitivo sette a uno.

Matteo Cabras

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