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Magic Box accetta la sfida più difficile

di Roberto Muretto
Magic Box accetta la sfida più difficile

Gianfranco Zola al capezzale di un Cagliari in affanno. La presentazione slitta a lunedì con la ripresa della preparazione

27 dicembre 2014
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CAGLIARI. Il nome è di quelli che stuzzicano la fantasia dei tifosi. Gianfranco Zola ha lasciato ricordi bellissimi a Cagliari. Nella memoria fotografica dei supporter rossoblù sono impresse le immagini delle sue “magie”, dei gol segnati, del ritorno in serie A. Ora “Magic Box” avrà il non facile compito («mi piacciono le sfide difficili», ha detto) di far riemergere dalle sabbie mobili una squadra con l’acqua alla gola. E’ lui il “medico” scelto dal presidente Tommaso Giulini per curare le “ferite” lasciate da Zdenek Zeman. Dodici punti in sedici gare per il boemo. Un bottino magrissimo, con otto sconfitte e due soli successi, entrambi in trasferta, E il non invidiabile record di essere l’unica squadra a non aver ancora vinto in casa. L’avventura di Zola comincerà lunedì, quando la squadra tornerà al lavoro dopo le vacanze. Non avrà molto tempo a disposizione, la trasferta di Palermo incombe. E vista la situazione di classifica, terz’ultimo posto, a tre punti dalla zona salvezza, la tendenza negativa va invertita immediatamente.

La trattativa. Sono bastate poche parole per intendersi a Giulini e Zola. Una telefonata, una seconda e poi l’annuncio ufficiale. Quello di Gianfranco era un nome che già circolava dopo lo 0-4 in casa con la Fiorentina. L’idea è stata del presidente che dopo essersi consultato col suo vice Filucchi, il diesse Marroccu e GIanfranco Matteoli, aveva deciso che se la situazione non fosse cambiata, il sostituto di Zeman sarebbe stato Zola. Ma c’è stato un momento in cui alla panchina del Cagliari è stato vicinissimo Walter Zenga. L’ex portiere dell’Inter, che da un po’ di tempo vive a Dubai, ha parlato col patron, si è preso un giorno per riflettere e poi ha declinato l’invito. Spianando la strada a Zola che ha detto sì con grande entusiasmo.

Il mercato. Impossibile dire che cosa il nuovo allenatore ha chiesto. E’ sicuro che il Cagliari tornerà sul mercato. Un portiere e un attaccante sono il minimo indispensabile. Ma potrebbero arrivare anche un difensore centrale e un centrocampista. Dipenderà dalle uscite. E’ sicuro che oltre a Eriksson, dal 3 gennaio tornerà in prestito con diritto di riscatto al Goteborg, Capello e forse Longo potrebbero fare le valigie. Ma potrebbero esserci altre sorprese.

Il rilancio. Nicola Murru è rimasto a lungo in panchina ed ha avuto pochissime possibilità di giocare. E’ uno dei tanti motivi che hanno convinto la società a chiudere il rapporto con Zeman. Soprattutto quando contro la Juventus gli ha preferito Capuano a sinistra, che in quel ruolo non aveva mai giocato. Il difensore con Zola potrebbe ritagliarsi un posto da titolare. Ma molto dipenderà da lui e dalla voglia di riconquistare il terreno perso.

Il modulo. Come giocherà il Cagliari di Gianfranco Zola? Difficile fare anticipazioni. In questo momento ha una rosa costruita per il 4-3-3 e inizialmente potrebbe proseguire su questa strada. Ma in Inghilterra Magic Box ha spesso schierato le sue squadre col 4-4-2. Se decidesse di giocare in questo modo, una delle soluzioni potrebbe essere avanzare Avelar sulla linea di centrocampo, spostare lo svedese Ekdal a destra e inserire Murru nella linea difensiva. Il sacrificato sarebbe Cossu perchè è scontato che la coppia d’attacco sarebbe formata da Sau e Ibarbo. Non è da escludere, però, il ritorno all’antico, cioè al 4-3-1-2. In questo caso, Cossu tornerebbe a fare il ruolo che preferisce (avere libertà di movimento tra le linee). Tutte soluzioni possibili.

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