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Ritorna ManDrake ma il Banco oggi vuole uscire dal tunnel

di Roberto Sanna
Ritorna ManDrake ma il Banco oggi vuole uscire dal tunnel

Al Palaserradimigni arriva la capolista Reggio Emilia, i biancoblù devono interrompere una serie negativa di sette sconfitte consecutive

22 dicembre 2014
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SASSARI. Il giorno peggiore per lasciare spazio a ricordi e sentimenti. Arriva la Grissin bon Reggio Emilia, che per restare nel trio di testa con Venezia e Milano deve vincere. Arriva anche Drake Diener, l’uomo che per tre anni ha fatto sognare Sassari insieme al cugino Travis. Ad attenderli una Dinamo che non vince da sette partite, tra Euroleague e campionato, in un mese nel quale ha dovuto davvero ingoiare di tutto e di più: sconfitte pesanti e altre per un punto, sconfitte dalle più forti d’Europa e dalle neopromosse della Serie A, infortuni a uomini-chiave come Sanders e Brooks. Non il giorno migliore, insomma, per una serata di gala. Anzi, sembra proprio una di quelle partite da giocare col randello in mano già dalla palla a due. Il bel gioco e i sofismi cestistici sono rimandati, conta soltanto vincere.

Rabbia. La sconfitta di Kaunas non può non aver scatenato la rabbia del Banco. Ennesima beffa di un periodo nero, dove ci sono delle colpe individuali ma dove anche le cose non hanno girato in alcune occasioni per il verso giusto. Può succedere e in questi casi l’importante è saper resistere e rialzarsi alla prima occasione. E se poi estendiamo il fattore rabbia al campionato, se la Dinamo è davvero una squadra non può non reagire alla figuraccia di Trento, dove è stata umiliata con un ventello e dodici schiacciate da una neopromossa. In più c’è la questione infortuni: senza Sanders e Brooks, bisogna mettere sul parquet qualcosa di importante che va oltre il basket.

Il segnale. Fuori il quintetto, la rimonta è stata lanciata dalla panchina. È successo più volte e non può essere un caso: ci sono problemi di chimica di squadra evidenti, quando dalla panchina esce gente con meno talento ma più motivazioni le cose cambiano soprattutto a livello di intensità in difesa e anche la palla gira meglio in attacco, dove troppe volte si va uno contro cinque o si spara da tre in maniera scriteriata. Il segnale è ben chiaro, le stelle devono fare le stelle a tutto tondo e mettere in campo qualcosa in più di un curriculum importante o buone percentuali. Anche perché non è il momento di pensare a rimescolamenti, a meno che qualcuno non decida che la Dinamo non fa per lui si va avanti con questo gruppo.

La partita. Anche Reggio ha non pochi problemi di Infortuni. Drake sta rientrando, Kaukenas è ancora fuori, non ci sono i Lavrinovic e sotto canestro tocca alla coppia Cervi-Pini. Ma il primo posto non è un caso e i due talenti Della valle e Mussini, soprannominati gli “splah-brothers” italiani, hanno fatto più volte la differenza insieme a Cinciarini. Proprio l’impatto delle guardie biancoblù, ultimamente altalenanti, può essere decisivo. In più Reggio Emilia difende, ha appena vinto a Venezia tenendo i padroni di casa a 59 punti e risalendo dal -14. Questo per dire che sarà una partita lunga, che il Banco non può pensare di vincere con un unico break. Deve però vincere, altrimenti si fa grigia. E già questa è la motivazione migliore.

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