La Nuova Sardegna

CASTELSARDO. Mentre i dirigenti della società castellanese continuano, ancora, a imporre a giocatori e al neo-allenatore Fiori il loro inspiegabile silenzio, gli ospiti si leccano le ferite per una sconfitta che avrebbero potuto evitare. Il mister Antonio Prastaro è molto scontento della gara e della prova fornita dai suoi. «Non è stata una bella partita - dice l’allenatore del Sanluri - anzi, bruttissima. Il calcio è un’altra cosa. Abbiamo fatto più errori dei nostri avversari, a iniziare dal gol subito. Un errore elementare. Nel primo tempo - continua Prastaro - in fase di conclusione abbiamo sbagliato a porta vuota. Nella ripresa abbiamo pressato un po’ di più, le azioni, però, sono risultate sterili. Ci abbiamo messo buona volontà, ma la squadra ha dei limiti. Non so se il solo lavoro sarà sufficiente a colmarli. Il pareggio sarebbe stato, tuttavia, il risultato più giusto. Nel calcio, di regola vince chi segna. Cosa dire del Castelsardo? Onestamente, mi aspettavo un avversario più forte». Anche Giuseppe Cuozzo, dirigente del Sanluri, è molto amareggiato dal risultato.

La sua dichiarazione collima con quella espressa dal suo allenatore. «È stata una partita equilibrata nel primo tempo, mentre nella ripresa c’è stata una superiorità da parte della nostra squadra. Purtroppo, è stato decisivo il solito episodio che ci sta penalizzando da diverse gare. Per ciò che si è visto, il pareggio sarebbe stato il risultato più equo. Gli episodi visti sul campo sono stati evidenti a tutti. La traversa colpita e l’errore finale, a tu per tu, parlano chiaro». (g.c.)