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La Dinamo perde anche Jeff Brooks

di Roberto Sanna
La Dinamo perde anche Jeff Brooks

All’americano è stata diagnosticata una pleurite e dovrà stare fermo per almeno un mese. Rakim Sanders vicino al rientro

21 dicembre 2014
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SASSARI. Senza Jeff Brooks per molto tempo, forse troppo. Si era capito nelle ultime ore che l’americano della Dinamo era stato costretto a fermarsi per un motivo più serio di una semplice influenza, aveva saltato la partita col Real Madrid e lunedì scorso era a Trento con la squadra ma la visita medica prima della partita aveva evidenziato problemi che richiedevano un approfondimento più immediato. La risposta ufficiale è arrivata ieri: Jeff Brooks ha la pleurite, dovrà stare fermo almeno un mese prima di una nuova visita di controllo. Una pessima notizia.

Lungo stop. Qui c’è poco da scherzare, è un problema di salute serio, lo stesso che negli anni Settanta mise a rischio la carriera di Roberto Bettega. Da allora la medicina (per fortuna) ha fatto passi da gigante e nel comunicato della Dinamo non ci sono toni tragici, però si possono fare i primi conti e l’assenza sarà lunga: un mese sicuro di riposo, poi nel migliore dei casi la ripresa. Starà poi alla società decidere come regolarsi, se intervenire sul mercato o meno. Gli spazi di intervento, tra tesseramenti e visti d’ingresso ancora a disposizione, ci sono ma non sembra esserci l’urgenza di agire. Con Mbodj, che aveva già fatto il visto d’ingresso in Italia a Cantù, la società ha “bruciato” solo uno slot di tesseramento ma non si può pensare di raggiungere il limite già adesso e trovarsi con le mani legate in primavera al momento dei playoff. Il primo problema è così far ritrovare a Jeff Brooks la salute, poi capire se e quando potrà rientrare a pieno regime. L’appuntamento per la linea da scegliere perciò è per fine gennaio.

Le conseguenze. Le alternative in quel ruolo non mancano in un roster comunque molto lungo, Miro Todic e Brian Sacchetti sono i naturali sostituti nel ruolo di 4, con il senegalese Mbodj destinato a diventare il primo cambio di Lawal. Il problema è che Brooksè un giocatore fondamentale in questa squadra, tanto che il coach Meo Sacchetti lo ha definito “il nostro equilibratore”. Intanto perché ha doti atletiche non comuni e Todic e Brian in questo senso sono agli antipodi. Poi è il miglior rimbalzista della squadra (8,3 a partita, quinto del campionato), difende alla grande e soprattutto prende solo i tiri che deve prendersi: quasi 8 punti di media e meno di 7 tiri a gara (anche troppo pochi). Quest’ultimo è un dato fondamentale perché i tiri ormai vengono fagocitati dalle tre guardie Logan, Dyson e Sosa (quasi 34 tiri in totale) e anche Sanders, prima dell’infortunio, voleva spesso la palla tra le mani. Mancherà un tassello importante, insomma, e per forza di cose la Dinamo dovrà cambiare qualcosa nel suo assetto.

Buone notizie. Nel bollettino medico biancoblù c’è stato spazio anche per le buone notizie. Rakim Sanders, fermo ai box dal giorno della partita contro l’Armani Milano (il 7 dicembre)potrebbe rientrare con un po’ di anticipo ed essere disponibile entro la fine dell’anno. E sono tre le partite in calendario: quella di domani contro Reggio Emilia, il 26 a Varese e il 29 a Sassari contro Caserta. Forse sperare in un miracolo domani è eccessivo, ma a Varese e soprattutto contro Caserta, Sanders potrebbe rimettere piede in campo. E vista l’assenza di Brooks, rivederlo in azione diventa adesso fondamentale per una squadra che ha bisogno in egual misura di risultati e fiducia.

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