La Nuova Sardegna

Sport

Il Banco sfiora il miracolo

di Roberto Sanna
Il Banco sfiora il miracolo

Rimonta 15 punti ma lo Zalgiris vince con un tiro libero a 2’’ dalla sirena

20 dicembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Un’impresa sfiorata con la panchina. E proprio per questo una partita che lancia un altro segnale importante in casa Dinamo. I biancoblù hanno onorato l’Euroleague fino alla fine, cedendo di un punto (80-79) allo Zalgiris Kaunas in una partita giocata davanti a 10mila tifosi scatenati. Un match che per la Dinamo non contava e invece per i padroni di casa è diventato una questione di vita o di morte quando è arrivata la notizia della vittoria del Novgorod nel derby russo col Kazan cominciato con 45’ di anticipo.

Ai lituani per passare il turno restava solo la strada della vittoria ma a quel punto il Banco, dopo aver trascorso i primi due quarti a inseguire, aveva clamorosamente riaperto il match con un quintetto assolutamente inedito: in campo c’erano Sosa, Chessa, Formenti, Brian Sacchetti e l’esordiente senegalese Mbodj. In panchina tutti i cinque che avevano cominciato il match (Lawal, Todic, Devecchi, Dyson e Logan), senza contare che Brooks e Sanders erano rimasti a casa. Eppure con questi cinque, molti dei quali affamati oltremisura di minuti, il Banco ha rivoltato la partita passando dal -15 (34-49 nella penultima azione del secondo quarto) al +9 (75-66 a -3’30’’ dalla sirena finale) perdendo in un finale convulso, puniti da un gioco da tre punti di Anderson a 2’’ dalla fine. Per lo Zalgiris un sollievo, più che un trionfo, perché avevano già perso a Sassari all’andata e perdendo anche ieri sarebbero usciti dall’Eurolega esclusivamente per colpa della Dinamo. Per i biancoblù invece la consapevolezza che non tutto e perduto e anche l’ennesima riprova che in questo momento il problema non è solo una questione di lavagna tecnica e schemi. Il quintetto protagonista della rimonta ha saputo mettere l’intensità giusta in attacco e anche in difesa, producendo un controbreak pazzesco soprattutto tenendo duro nella propria metà campo. Parziale di 23-13 nel terzo quarto, dopo che nel primo il Banco ne aveva incassati 29 e aveva chiuso a metà gara a ritmo di 100. Ancora una volta Dyson e Logan non hanno combinato un granché, Lawal ha corso come un matto e spazzolato i tabelloni (7 rimbalzi e 3 stoppate), Todic si è spento dopo un buon avvio. Meo Sacchetti ha capito che la partita così non l’avrebbe mai vinta e, forse anche per risparmiare qualche minuto in vista del match con Reggio Emilia, ha messo dentro un quintetto d’assalto che ha rivoluzionato, più che ribaltato la partita. Mbodj non ha fatto rimpiangere Lawal, Chessa ha bruciato la retina e con lui Formenti, Brian Sacchetti ha lottato come un leone, Sosa ha messo da parte la sregolatezza. Sul +9 il Banco ha dovuto subire la disperazione dello Zalgiris, il rientro di Logan non ha dato i frutti sperati e in poche azioni improduttive in attacco la Dinamo ha depauperato il vantaggio. In più Mbodj, generosissimo, ha fatto nell’ultimo minuto 2/4 dalla lunetta e a 7’’ dalla fine lo Zalgiris si è ritrovato l’ultima palla sul 79-77 per la Dinamo. Palla ad Anderson con Devecchi su di lui, canestro di forza con fallo molto contestato a 2’’ dalla fine. E tiro libero che è andato a segno.

In Primo Piano

Calcio Serie A

Cagliari avanti 2-0 contro la Juventus alla fine del primo tempo

Le nostre iniziative