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La sorpresa è il 4-4-2, ma non è sufficiente

La sorpresa è il 4-4-2, ma non è sufficiente

Record negativo per il Cagliari: 8 gare in casa senza vittorie

19 dicembre 2014
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CAGLIARI. La notizia del giorno c’è subito, al momento della consegna delle formazioni. Zeman gioca con sei difensori e con lo schema 4-4-2. Scartato, dimenticato, ripudiato , ovviamente solo per una sera, il 4-3-3 che utilizzava anche quando allenava le sue prime squadre siciliane in seconda categoria. Un tentativo che, a ben vedere si presa a due diverse chiavi di lettura.

Lo schema. La prima, quella che è stata anche spiegata anche in conferenza stampa, è che Zeman voleva contrastare il fortissimo gioco aereo della capolista bianconera, e poi utilizzare gli esterni di centrocampo, i difensori Balzano e Avelar, come teste di ponte per rilanciare il gioco e accendere la velocità di Ibarbo. Il piano è andato a farsi benedire quasi subito, visto che prima Tevez ha fatto cadere il fortino dopo un paio di minuti, poi Vidal ha segnato un gol da applausi, complice la difesa che lo ha lasciato comunque tirare con estrema libertà. 2-0 dopo un quarto d’ora e arrivederci.

Il mercato. La seconda spiegazione sarebbe invece quella di scuotere la squadra e la società: posso mettere l’11 in un modo o nell’altro, spostare le pedine, ma se i giocatori non ci mettono l’anima, la grinta, il risultato è sempre lo stesso, la squadra scivola sempre più già in classifica. Una spiegazione che però chiamerebbe in causa anche Giulini, chiedendogli forse di intervenire sul mercato per cambiare l’inerzia in cui sembra essere piombato il Cagliari e farlo ripartire sin da gennaio. Certo, Zeman in conferenza stampa ha ricordato che la rosa è all’altezza, e che un rinforzo se arrivasse deve essere davvero in grado di dare un contributo eccezionale.

Storari e Borriello. Ma intanto, a proposito di nomi, ne girano già diversi. E riguardano sopratutto i settori in cui la squadra sembra aver penato di più: il portiere e la punta centrale. Per il primo, il nome che sta girando è quello di Storari, il portiere che nella stagione 2007-2008, riuscì a cambiare la storia di un campionato che sembrava destinato al fallimento, diventando uno degli elementi decisivi della salvezza. Storari attualmente è in forza alla Juventus, e i colloqui intercorsi ieri fra i dirigenti rossoblù e quelli bianconeri, forse sono stati messi in piedi sopratutto in questa direzione. L’altro nome che gira è quello di Borriello, che però costa un sacco di soldi come ingaggio e che attualmente è tesserato con la Roma.

Gol, digiuno finito. Intanto, a proposito di gol, ieri il Cagliari ha interrotto una serie negativa che si protraeva da tre partite consecutive. A rompere l’incantesimo, un’aridità incredibile sul fronte offensivo visto che comunque si parla di una squadra allenata da Zeman, è stato però un difensore. Luca Rossettini, di testa, ha reso meno pesante la sconfitta, siglando il suo primo gol stagionale, il secondo in serie A dopo quello della stagione scorsa sempre con la maglia del Cagliari.

Record negativo. Quella di ieri non era certo l’occasione migliore per sfatare il tabù del Sant’Elia. Ma non riuscendo a conquistare la sua prima vittoria casalinga del campionato, il Cagliari di Zeman ha stabilito un record negativo nella storia dei rossoblù in serie a. Nei 34 tornei precendenti, infatti, il primato negativo era di sette partite iniziali senza vittorie al Sant’Elia. Successe nella stagione 1999-2000, il campionato iniziato con Tabarez in panchina e proseguito poi con Renzo Ulivieri. Il Cagliari vinse all’ottavo tentativo, battendo per 3-0 il Piacenza. Ovviamente gli scongiuri sono sicuramente d’obbligo: quella squadra, alla fine, retrocesse. (en.g.)

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