La Nuova Sardegna

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Tra il boemo e la Signora rapporto tormentato

Vent’anni di pesanti accuse e battute al vetriolo: dalla denuncia sui farmaci agli scudetti contestati

18 dicembre 2014
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CAGLIARI. Zeman e la Juventus, un rapporto conflittuale che si trascina da un ventennio. E che non perde l'occasione per rinnovarsi. Tutto è cominciato nel 1998, quando il tecnico boemo ha denunciato l'abuso di farmaci negli spogliatoi di mezza serie A, Juve compresa.Sono seguiti anni di processi e di accuse. Zeman contro i bianconeri e viceversa, con dichiarazioni pesanti e un “odio” sempre più crescente soprattto da parte iuventina.

L'ultimo episodio di una lunga telenovela è successo quando Antonio Conte è stato fermato dalla Disciplinare per i fatti di Scommessopoli. Zeman non si trattiene e dice: «Volete sapere se è giusto che un allenatore squalificato alleni? Anche i giocatori squalificati si allenano. Ma se c'è una squalifica per un tempo lungo, dai tre mesi in poi, un allenatore non dovrebbe allenare».

Eppure Zeman non perde occasione per ricordare di essere un tifoso della Juventus di cui suo zio Vycpalek è stato allenatore. Battute al vetriolo del boemo sugli scudetti: «Quanti sono gli scudetti della Juve? Per me sono tanti quanti sono quelli assegnati».

E’ rimasta memorabile la battuta dell’attuale allenatore del Cagliari nel novembre del 2006, quando alla vigilia Juventus-Lecce, la squadra che allenava il tecnico boemo in quella stagione, disse: «Non è colpa mia se la Juve è in serie B: evidentemente è stata guidata male. A mio giudizio le sentenze della giustizia sportiva non sono state adeguate a quello che è successo, a uno scandalo che descritto come il più grave del calcio mondiale».

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