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La Dinamo prova a costruirsi l’Europa

di Andrea Sini
La Dinamo prova a costruirsi l’Europa

Oggi, alle 20,30 al PalaSerradimigni con i russi del Nizhny Novgorod, i biancoblù cercano una vittoria pesante

21 novembre 2014
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SASSARI. Il ghiaccio è rotto da una settimana, c’è soltanto da assestargli un altro bel colpo per aprirsi la strada verso il secondo turno. La Dinamo naviga a vista nel girone A dell’Eurolega e dopo la vittoria di sette giorni fa contro lo Zalgiris Kaunas stasera proverà a fare il bis.

Alle 20,30 al PalaSerradimigni arriva il Nizhny Novgorod, che nella mente dei biancoblù rievoca ricordi dolci e amari: da un lato il match giocato in Russia un mese fa ha rappresentato l’esordio assoluto del Banco di Sardegna nella coppa campioni del basket. Dall’altro ha coinciso con una sconfitta che definire amara è riduttivo: Dyson e compagni partirono a razzo, toccando un massimo vantaggio di 19 punti, per poi squagliarsi alla distanza e cedere 88-86, con l’ex play di Brindisi che fallì da sotto il comodo appoggio che avrebbe significato supplementare.

Una sconfitta che oggi pesa a livello pratico, più che psicologico, con i sassaresi obbligati a vincere stasera per poi sperare di piazzare almeno un colpaccio nelle successive quattro sfide. E dato che in questo raggruppamento le sorprese non mancano mai, ieri sera l’Unics Kazan ha fermato la corsa dell’Anadolu Efes Istanbul, capolista insieme al Real Madrid, lasciando la Dinamo da sola all’ultimo posto, con una sola vittoria all’attivo.

Significa in buona sostanza che in caso di una sconfitta interna, stanotte la Dinamo rischierebbe di trovarsi quasi fuori dalla competizione, con la prospettiva di dovere andare a cercare punti anche in match “proibiti” come con il Real Madrid e a Istanbul. In caso di vittoria, invece, la Dinamo raggiungerebbe proprio Kazan e Novgorod e a quel punto la lotta sarebbe decisamente più aperta.

Nessuno strascio a livello psicologico, si diceva, perché la Dinamo nel frattempo è cresciuta e, come sottolineato più volte da coach Sacchetti, dopo avere pagato lo scotto del noviziato si è anche fatta “più squadra”. Lo ha dimostrato in campionato (5 vittorie e una sconfitta, ma i russi nel loro campionato rispondono con un sonante 7-0), ma soprattutto negli impegni in campo europeo.

Dopo una lunga serie di micro-aggiustamenti, ora il roster biancoblù ha una fisionomia completa e definit(iv)a. Ha inziato a limare i difetti, a difendere con una certa continuità e anche le gerarchie vanno delineandosi sempre di più. A livello di squadra, le statistiche della coppa dicono che i sassaresi hanno tutte le carte in regola per battere il Nizhny Novgorod: la Dinamo segna di più(81,8 a 75,8), non paga troppo dazio a rimbalzo (32,8 a 35,2) e vanta cifre migliori in quasi tutte le altre voci statistiche. In più ha trovato in Shane Lawal un giocatore in grado di fare la differenza in entrambe le fasi: il centro nigeriano è partito in sordina (poco più di 5 punti e 2 rimbalzi di media nelle prime tre gare) ma la sua crescita è stata evidente. Dopo il 12+13 fatto registrare a Madrid, la scorsa settimana ha travolto il Kaunas con 25 punti, 9 rimbalzi e 35 di valutazione.

«Non giochiamo con i singoli, ma con la squadra», ha ammonito anche ieri coach Sacchetti. Ma se dalle prestazioni dei singoli vengono fuori performance fuori dalla media, allora anche l’ostacolo Nizhny può essere superato di slancio.

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