La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Andrea Mura lotta con l'Oceano, per tentare a bordo di Vento di Sardegna l'impossibile nella Route du Ruhm, storica regata in solitario tra la Francia e i Caraibi. Ma concedere il bis avrebbe davvero del miracoloso per lo skipper cagliaritano, che sta soffrendo più del previsto nel tentativo di recuperare qualche posizione nella massacrante traversata transoceanica, salpata da Saint Malò poco più di due settimane fa.

La regata, ormai giunta al quindicesimo giorno, per quanto riguarda la classe Rhum si sta trasformando in una lotta fra tre o quattro imbarcazioni. Il traguardo di Point à Pitre, capitale dell'Isola di Guadalupa, è sempre più vicino e tutto si potrebbe giocare nelle ultime miglia, dove un ruolo importante lo potrebbe avere l'aliseo, il vento che sta spingendo verso l'isola caraibica la flotta. Una bagarre le ultime miglia della Route du Rhum, dove i giochi per il podio non sono ancora fatti, anche se sembra ormai imprendibile il trimarano Aneo, condotto dalla francese Anne Caseneuve, a qualche centinaia di miglia dal traguardo. Nella sua scia, al secondo posto, un altro velista transalpino, Wilfrid Clerton su "Cap Au Cap Location". Poco più sotto il "vecchio lupo di mare" (classe 1939) britannico Robin Knox-Johnston su Grey Power, fino a ieri notte tallonato a una trentina di miglia da Andrea Mura che, sull' "Open Felci 50" Vento di Sardegna, stava mantenendo una buona andatura: 9 nodi, tre o quattro in più rispetto a chi gli stava davanti.

Il cagliaritano, "Le Sarde" per i francesi, aveva iniziato la Route du Rhum alla grande, balzando subito al comando nel canale della Manica, il tratto più difficile, dove si sono verificate avarie , collisioni e diversi ritiri. Mura, eroe delle prime giornate di navigazione, è stato tradito davanti alle Azzorre dall'assenza di vento, che ha tenuto per alcuni giorni Vento di Sardegna in stand by. Ad approfittarne è stata subito Anne Caseneuve, che ha effettuato il sorpasso appropriandosi della leadership.