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Addio Russia, la Dinamo pensa a Roma

di Andrea Sini
Addio Russia, la Dinamo pensa a Roma

La seconda trasferta è alle spalle. I biancoblù sono nella capitale, dove scenderanno in campo contro l’Acea

01 novembre 2014
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SASSARI. Dalla campagna di Russia alla marcia sulla Capitale. La Dinamo delle due velocità riporta la manopola sulla modalità campionato e si prepara ad affrontare la seconda delle quattro trasferte di questo tour de force autunnale.

Il dopo-Kazan. Ieri il gruppo biancoblù ha raggiunto Roma, dove domani sera alle 20,30 si troverà di fronte l’Acea nella 4ª giornata del massimo campionato di basket. Per i sassaresi c’è stato il tempo, assolutamente necessario, per riposarsi un po’ dopo il faticosissimo viaggio verso Kazan. Una trasferta durissima (e non a caso qualcosa a livello fisico si è pagato), che ha lasciato qualche scoria anche a livello morale. Niente drammi, in casa biancoblù, ma quella di giovedì è stata la prima vera presa d’atto del livello di difficoltà rappresentato dall’Eurolega. Sinora Logan e compagni avevano perso a testa altissima (rischiando di vincere a Novgorod, lottando sino all’ultima palla al palazzetto contro l’Efes Istanbul) ma non avevano ancora preso la classica imbarcata memorabile. Prima o poi doveva succedere, ed è successo a Kazan, contro una squadra imbottita di stelle che ha dilagato non appena i sassaresi hanno tirato i remi in barca. Un peccato, comunque, perché per due quarti e mezzo il Banco di Sardegna ha giocato assolutamente alla pari e dopo l’intervallo aveva forse iniziato a fare la bocca a un colpo in trasferta. La situazione ora si fa estremamente complicata, con la Dinamo che è rimasta sola all’ultimo posto del girone A, ancora senza vittorie, e con la prospettiva di affrontare, la prossima settimana, la proibitiva trasferta in casa della capolista Real Madrid. Da questo punto di vista, è il caso di sottolinearlo, senza più trasferte in Russia (anche se c’è ancora da giocare in Lituania) e con due impegni abbordabili in casa, il girone di ritorno potrebbe essere più commestibile.

Occhio all’Acea. Non sarà una passeggiata neppure la gara di domani in casa della Virtus Roma di coach Luca Dalmonte. La Dinamo arriva a questa sfida da capolista a punteggio pieno (tre vittorie in tre gare, solo Milano ha fatto altrettanto), ma la squadra capitolina è in uno stato di forma eccellente: due vittorie in tre gare in campionato, tre vittorie su tre nel primo turno dell’Eurocup. Non solo: gli ultimi tre successi in ordine di tempo sono stati ottenuti sul filo di lana, segno di una condizione psicofisica ottimale. Mercoledì l’Acea ha infatti battuto 84-82 il Siviglia, mentre domenica scorsa Stipcevic e compagni erano riusciti a espugnare il parquet dell’Upea Capo d’Orlando per 70-73. E nel turno precedente di coppa, era arrivato il successo sullo Sluc Nancy per 84-79.

Il dopo-Cusin. L’addio del centro della nazionale dopo meno di un mese di permanenza a Sassari, lascia vacante - come noto - una casella del roster, ma in realtà, pur trattandosi di un ruolo cruciale, la forma mentis di Meo Sacchetti è nota e assai difficilmente il coach sassarese va a pescare così in fondo al roster. Cusin ha chiesto di essere ceduto perché voleva più spazio (anche in chiave azzurra, visto che l’anno prossimo ci sono gli Europei) ma più che un problema personale, il coach ha confermato il proprio credo, mostrando di volere andare avanti con un numero contingentato di pedine. Lawal, Todic, Brooks ed eventualmente Vanuzzo, a quanto pare per il coach sono più che sufficienti per occuparsi delle questioni vicino alle plance. Se tornasse Tessitori, per ipotesi, non è dunque detto che il suo minutaggio sarebbe molto diverso da quello garantito a Cusin nella sua brevissima parentesi sassarese.

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