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CALCIO SERIE A

Un Cagliari sfacciato mette paura al Milan

Roberto Muretto
Il gol col quale Ibarbo ha portato in vantaggio il Cagliari
Il gol col quale Ibarbo ha portato in vantaggio il Cagliari

Ibarbo illude i rossoblù, rimedia Bonaventura. Palo di Conti

30 ottobre 2014
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INVIATO A CAGLIARI Zeman deve rimandare la vittoria numero 300 da allenatore. Il Cagliari da sedici anni non riesce a battere i rossoneri e deve rimandare ancora l'appuntamento con i tre punti al Sant'Elia. Finisce in parità. Sardi avanti con Ibarbo, pareggio di Bonaventura, complice una leggerezza di Cragno. Tutto nel primo tempo.

Zeman può essere soddisfatto, la sua squadra ha giocato alla pari se non meglio del Milan e forse avrebbe meritato qualcosa in più. Soprattutto nella prima parte quando ha avuto le occasioni per mettere in ghiaccio il match e in seria difficoltà gli avversari. Questa volta, come altre, è mancato il cinismo per mettere definitivamente ko un avversario che stava barcollando. Il lavoro del boemo comincia a dare frutti, il Cagliari se la gioca sempre, chiunque abbia davanti.

E' questa è la filosofia di un allenatore che non ha paura di nulla e di nessuno. Sorprese. Squadra che vince non si cambia? Per Zeman questo detto non vale. L'allenatore del Cagliari recupera Conti e Ceppitelli e li manda in campo dall'inizio. Sposta Crisetig a destra della linea dei centrocampisti, Ekdal dalla parte opposta. Sono queste le novità rispetto alla gara con l'Empoli.

L'idea del boemo è quella di occupare meglio le corsie esterne per limitare le folate di Honda ed El Shaarawi. Inzaghi cambia ancora una volta uno dei centrali difensivi: affianca Rami ad Alex , a centrocampo inserisce Bonaventura al posto di Poli. La novità più importante è Torres al centro dell'attacco. Lo spagnolo è sponsorizzato da Berlusconi che questa volta viene accontentato. Modulo speculari (4-3-3), ma quello rossonero è uno schieramento più sbilanciato in avanti rispetto a quello rossoblù.

Si sblocca Ibarbo. Il Cagliari parte subito forte. Aggredisce il Milan a tutto campo, costringendo i rossoneri a difendersi. Piace la disinvoltura con la quale la squadra di Zeman approccia la partita. Non si fa intimidire dal blasone dell'avversario, capisce che si può osare contro chi non è più la corazzata di un tempo. Avelar prima e Ibarbo dopo hanno l'occasione per sbloccare la gara ma davanti alla porta non sono freddi. Il colombiano si rifà pochi minuti dopo, quando sfrutta alla perfezione un cross di Sau, anticipando di testa un incertissimo Abbiati. E' un vantaggio meritato, il primo gol in campionato per l'attaccante.

Il Cagliari gioca con sicurezza, tiene cortissime le linee tra i reparti, pressa altissimo e non dà mai agli avversari la possibilità di ripartire. Errore fatale. Lo commette Cragno sul pareggio del Milan. Il "portierino” rossoblù è troppo avanti sul tiro senza pretese di Bonaventura e si fa scavalcare da un'innocua palombella. Una mazzata, perché il gol rossonero arriva nel momento in cui il Cagliari sembra avere la gara in mano e poterla chiudere.

Il match torna in equilibrio, l'atteggiamento dei sardi diventa meno "irriverente". Mentre i rossoneri ritrovano coraggio geometrie che sembravano. Ripresa moscia. Dopo 20' finisce la partita di El Shaarawi e Muntari, dentro Menez e Poli. Bonaventura cambia fascia. Zeman toglie uno stremato Conti, dentro Donsah. Crisetig torna in mezzo al campo.

La gara va avanti stancamente con timidi tentativi da una parte e dall'altra. Conti fa tremare il palo su punizione. Il Milan gioca la carta Pazzini, esce Torres. Zeman inserisce Farias per Cossu e per poco il brasiliano non trova la giocata vincente: Sau gli serve una pallone d'oro, rasoterra che Abbiati respinge d'stinto. Un pareggio col Milan non è da buttare, ma ieri i rossoblù all'impresa ci sono andati davvero vicini.

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