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La testata di Ibarbo non basta ancora

di Enrico Gaviano
La testata di Ibarbo non basta ancora

Il rossoblù aveva segnato allo stesso modo nel 2013 al Milan nell’ultima partita con il pubblico sugli spalti a Is Arenas

30 ottobre 2014
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CAGLIARI. Il calcio è strano e spesso si diverte a giocare sui corsi e ricorsi. E’ successo anche stavolta nella partita contro il Milan. Stesso avversario e stesso punteggio del 10 febbraio del 2013. Due partite che hanno un denominatore comune, sono state giocate entrambe con lo stadio alla massima capacità: 16mila presenze. Nel 2013 quella fu l’ultima partita in cui si giocò a Is Arenas con il pubblico. Dopo quel giorno successe il finimondo: Cellino fu arrestato, e la squadra giocò alcune partite senza pubblico, prima di chiudere la stagione ancora una volta nell’esilio di Trieste. Ieri invece è stata una autentica festa. Perchè dopo tanta attesa lo stadio è stato completato in tutti i settori, compresa la curva sud, inaugurata alla presenza di alcuni campioni del 1969-70, come Tomasini, Reginato e Poli. Festa grande a cui è mancata, appunto, solo la ciliegina della vittoria contro il Milan, Una gioia che manca dalla stagione 1998-99, allenatore Ventura, Beretta match winner.

Ieri ha provato a cambiare le sorti della partita Victor Ibarbo. Al 24’ del primo tempo il colombiano ha chiuso con uno splendido colpo di testa ad anticipare Abbiati, una bella iniziativa con perfetta imbeccata di Marco Sau. Poi il tiro fortunoso di Bonaventura ha raddrizzato la baRca rossonera. Gol di testa di Ibarbo, rarissimo. Guarda caso l’altro lo aveva segnato proprio il 10 febbraio del 2013, contro il Milan, a Is Arenas. E anche allora la rete valse il vantaggio. Fu Balotelli, con un calcio di rigore, a impattare, levando anche in quel caso la gioia al popolo rossoblù.

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