La Nuova Sardegna

Sport

Tra le big l’Atletico Uri è la vera sorpresa

Promozione, il portiere Marco Mariano fa il punto: «Giochiamo bene e vinciamo, ma l’Usinese resta la favorita»

28 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Sei giornate sono solo un quinto di stagione, un piccolo spicchio di campionato che però sa già essere indicativo su pregi e ambizioni di chi guarda al primato e l’attenzione è tutta sull’Usinese, vittoriosa a Ozieri, che viaggia accompagnata dal favore del pronostico nel girone B di Promozione, sempre guidato dalla Dorgalese. Nessuno parla invece dell’Atletico Uri, posizionato a un solo punto di distanza tra la squadra rossoblù e la capolista.

«Un secondo posto meritato, frutto di un buon lavoro che sta portando buoni risultati», commenta il portiere Marco Mariano, reduce da un infortunio e sostituito domenica tra i pali dal baby Walter Frau, ex del Latte Dolce. «Siamo una matricola ma i numeri non ci consentono un profilo basso, abbiamo una media-gol piuttosto alta e abbiamo vinto 5 partite su 6, segno che siamo anche noi competitivi. Non ci sentiamo inferiori a nessuno e il campo ci sta dando ragione».

Venticinque reti realizzate (12 quelle subite) la dicono lunga sul potenziale offensivo di una squadra che più che battere gli avversari li travolge. E ora i successi consecutivi sono 4, come i gol rifilati nell’ultimo turno al Siniscola. «La vera soddisfazione sta nel vincere giocando bene e i nostri exploit sono tutti arrivati grazie a buone prestazioni, non per caso o per fortuna – dice il portiere giallorosso –. Non abbiamo pressioni ma meccanismi oliati, non possiamo più nascondere le nostre ambizioni anche se la strada è ancora lunghissima e non consente distrazioni. Se non si gioca sempre al massimo non si va lontano». Non sono frasi fatte, l’Atletico Uri ha già constatato che senza concentrazione si finisce malamente: al secondo turno ha pagato con una eclatante sconfitta a Dorgali (6-3 il punteggio) la sua giornata storta.

Dice Mariano: «Quel pesante risultato si è rivelato un salutare schiaffone, ci ha svegliato e fatto capire che in campo l’impegno deve essere totale, non possiamo permetterci alcun blackout. Da quel momento è iniziata una sequenza di vittorie che ci ha portato a ridosso della leadership». Adesso si punta alla cinquina, ma bisogna espugnare Tergu, in un duello che si rinnova dopo quello esaltante della scorsa stagione, culminata con la promozione di entrambe le squadre.

«Affronteremo un rivale in ripresa, che cercherà il terzo successo di fila mentre noi inseguiremo il quinto: sarà una bella sfida, difficile, importante e molto sentita», commenta Mariano, che tra le possibili outsider vede il Tempio, in risalita dopo un complicato avvio. «Penso anch’io che l’Usinese sia la più attrezzata, ma c’è grande equilibrio e dunque spazio per l’inserimento di chi fin qui ha avuto qualche problema, come i galluresi. Non mi aspettavo invece così tante difficoltà per Sorso e Codrongianos».

Sandra Usai

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative