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Olbia, la vetta si allontana ancora

Olbia, la vetta si allontana ancora

La sconfitta con l’Ostiamare porta a 10 i punti di gap. Tifosi sempre più delusi

28 ottobre 2014
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OLBIA. Quasi un miracolo. Quasi un colpaccio. L’effetto però è sempre lo stesso. Indesiderato. Dando un’occhiata ai dati di domenica, sfornati dalla gara di Ostia Lido, ci si rende conto che l’Olbia non ha meritato di tornare a casa in queste condizioni, con la valigia sgonfia di punti e piena solo di delusioni. Preso singolarmente, infatti, il match contro l’Ostiamare non lascia troppo spazio alle critiche. Se però si analizza l’intero contesto, ecco che tornano ad addensarsi i nuvoloni sulle maglie bianche. Dopo otto giornate la lancetta della bilancia non pende dalla parte dell’Olbia. Troppi i punti persi per strada. E troppi i punti che la separano dalla vetta. Una brutta situazione che smonta le ambizioni tirate su pochissimi mesi fa.

Ostia amara. L’Olbia si è presentata sul litorale laziale incerottata come non mai. Tantissime le assenze, compresa quella di Fabio Oggiano. Ma la squadra di Pierluigi Scotto, nonostante tutto, è riuscita a far vedere i sorci verdi alla capolista Ostiamare. Per due volte è riuscita a pareggiare i conti (fino a domenica i laziali avevano subìto solo tre gol). Ma sul finire è inesorabilmente caduta sotto il colpo di un contestatissimo calcio di rigore. Una brutta storia che da una parte ha messo in evidenza la buona prestazione del gruppo, ma che dall’altra appesantisce il carico di dubbi sulle spalle bianche.

Poche certezze. Il 3 a 2 di domenica si può anche digerire. Ma è tutto ciò che è stato costruito fino a oggi a generare non pochi interrogativi. Il club, la scorsa estate, ha infatti lavorato per costruire una squadra di primo livello, di quelle capaci di lottare per i primissimi posti. Al momento, però, la storia dice altro. L’Olbia adesso galleggia a metà classifica. E troppe volte, tra errori propri e un po’ di sfortuna, ha perso per strada punti che sarebbero stati preziosissimi. Spesso a giocare brutti scherzi è stata la testa, altre volte le troppe incertezze soprattutto in difesa. La piazza, dunque, da quella reale a quella virtuale, adesso comincia a scalpitare. E se da una parte spera in una seria ripartenza, dall’altra non smette di sottolineare che il percorso attuale è ben lontano dalle aspettative di inizio stagione.

Numeri infelici. Domenica l’Olbia ha giocato la sua ottava partita. Ed è ancora ferma a quota 11 punti, in compagnia del Terracina, ed è seconda tra le sarde alle spalle dell’Arzachena. La vetta è poi lontanissima. L’Ostiamare è a più 10, la Lupa Castelli a più 9. Poi ci sono Aprila (15), Viterbese (14, altra delusione) e Arzachena e San Cesareo (12). Classifica a parte, a preoccupare la casa bianca c’è un altro numero: quello dei gol subìti. Se in attacco non ci sono problemi (16 gol, solo Ostiamare e Lupa hanno fatto meglio), per quanto riguarda la difesa il discorso è diversissimo. Anche le reti in entrata sono infatti 16. Di peggio hanno fatto solo Selargius, Budoni e Anziolavinio.

Aspettando domenica. Tra cinque giorni arriverà l’Aprilia, terza della classe. L’Olbia giocherà in casa e non potrà permettersi il lusso di perdere o pareggiare. Per prima cosa mancherà il capitano, Daniele Molino, perché era diffidato. Ma almeno torneranno il capo dei marcatori Oggiano (ottima notizia), Ravot, Peana e Pinna. Ora tutti si aspettano la vittoria. (d.b.)

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