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La Dinamo inizia a conoscere se stessa

di Andrea Sini
La Dinamo inizia a conoscere se stessa

Basket, i biancoblù volano in campionato e domani si rituffano nell’Eurolega: al palazzetto arriva l’Efes Istanbul

22 ottobre 2014
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SASSARI. Dall’inverno di Novgorod all’inferno di Pistoia, per poi tornare al palazzetto di casa, nel quale domani si attende una temperatura adeguata all’evento. Il Banco di Sardegna appare ancora in rodaggio ma le gare ufficiali giocate sinora hanno fornito dettagli sufficienti per comporre un primo identikit della squadra di coach Meo Sacchetti.

Obiettivo coppa. Domani è il grande giorno. Se la Dinamo ha esordito in Eurolega la settimana scorsa in Russia, ora è la volta del debutto ufficiale di Sassari nella più importante manifestazione europea. Logan e compagni se la vedranno al PalaSerradimigni con l’Efes Istanbul, che ha esordito in Eurolega superando per 82-76 un osso duro come l’Unics Kazan delle vecchie conoscenze biancoblù James White, Viktor Sanikidze, Keith Langford, Nikos Zisis e Curtis Jerrels. In campionato la formazione turca, che detiene il record nazionale di tornei vinti (13), ha sinora ottenuto una vittoria e una sconfitta. La Dinamo si mangia ancora le mani per la sconfitta di Novgorod ma il calendario non consente tentennamenti: bisogna mettere in valigia la lezione maturata in ogni match e guardare avanti. Conquistare punti in casa, va da sè, è fondamentaleper provare a passare il turno.

Sotto i 90. 86 punti in Eurolega, 89 e 84 nelle prime due gare del campionato di serie A. La Dinamo ha cambiato moltissimo rispetto allo scorso anno ma pare una squadra ugualmente votata all’attacco. La media punti per il momento è vicinissima a quella dello scorso anni (86,3 in regular season). La difesa, che sulla carta dovrebbe essere la nuova arma letale dei sassaresi, non è invece decollata definitivamente. L’anno scorso i biancoblù concedevano 80 punti a partita, mentre nelle due gare di campionato sinora disputate il dato si ferma a 78,5. Un dato ancora troppo limitato, è chiaro, per poter essere analizzato sino in fondo, ma è evidente come a oggi la Dinamo abbia giocato sempre a corrente alternata, sia in attacco che in difesa, ed è su questo che bisognerà lavorare.

Obiettivo campionato. Se ne parlerà soltanto a partire da domani notte, d’accordo. Però, pur tra mille difficoltà l’ostacolo Pistoia (tostissimo) è stato superato e lunedì sera - ancora in piazzale Segni - la Dinamo avrà la possibilità di fare un tris di vittorie (la prima era arrivata contro Bologna) molto importanti per il morale e per iniziare a mettere il muso in avanti in una classifica che andrà via via scremandosi. Al palazzetto arriva l’Enel Brindisi, che la primavera scorsa è stata fatta fuori dai playoff dai sassaresi in appena tre gare, e che nelle amichevoli estive (comprese quelle di Sassari) ha confermato di essere il solito avversario imprevedibile e difficilissimo da affrontare.

L’infermeria. Situazione in stan-by per quanto riguarda Jack Devecchi, che a Pistoia si è infortunato in modo sinistramente simile a quello della scorsa stagione: seconda gara di campionato, secondo quarto. In entrambi i casi il numero 8 sassarese era parso il più in forma dell’intero roster; stavolta fu un problema a un adduttore, stavolta c’è di mezzo un polpaccio già infortunato, sempre lo scorso anno. Ieri Devecchi non si è allenato e la sensazione è che dovrà stare fuori per qualche partita. Il pari ruolo Rakim Sanders dovrebbe invece prendere regolarmente il suo posto già domani, dopo il turno di riposo avuto a Pistoia in seguito a un affaticamento muscolare.

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