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Torres, la Champions League come cura

Torres, la Champions League come cura

Dopo il ko interno con la Roma le sassaresi domani (20,45) ospitano le slovene del Pomurje

14 ottobre 2014
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SASSARI. Un tocco (sotto porta) di cinismo, un pizzico di fortuna, il recupero fisico e numerico di qualche pedina importante e la grinta: questi gli ingredienti che la Torres femminile dovrà mettere assieme per dare il giusto indirizzo alla sua stagione. La sconfitta con la Res Roma, squadra fastidiosa e difficile a prescindere, maturata sul campo di Tergu sull'unico tiro in porta dell'avversario, un calcio di rigore, lascia amarezza ma non fiacca il carattere di un team che già si rimbocca le maniche e guarda all'appuntamento di domani nella Women's champions League.

«Penso alla partita con Roma, alle tante occasioni costruite ma non finalizzate, al fatto che abbiamo dominato ma siamo stati punti al primo colpo. Dispiace, soprattutto per l'impegno che le ragazze stanno mettendo. Credo però che se riusciremo a trovare il giusto equilibrio, i gol, a recuperare alcune delle infortunate o indisponibili potremo certamente dire la nostra – spiega mister Mario Silvetti -. La stanchezza per la lunga e faticosa trasferta di Champions in Slovenia con arrivo giovedì a notte fonda, Marchese e Giugliano con qualche problema fisico, uno splendido colpo di testa parato all'incrocio dal portiere avversario...abbiamo commesso degli errori, abbiamo gestito bene, abbiamo lavorato bene, ma abbiamo perso 1-0».

Il calendario degli impegni però non lascia spazio al riposo e domani, ore 20:45, di nuovo in campo per il ritorno di Champions, al Vanni Sanna contro il Pomurje battuto 4-2 in terra slovena appena una settimana fa. La squadra ha lavorato ieri, in tardo pomeriggio svolgerà la rifinitura e, carica, si prepara ad affrontare questo ennesimo appuntamento con la sfida europea.

Ancora indisponibile, causa transfert, la portoghese Marujo, una preziosa alternativa offensiva che farebbe molto comodo. «Siamo una buona squadra,motivata e con grande voglia di fare per cui non ho dubbi sul fatto che le ragazze daranno il massimo – chiude Silvetti -. Dovremo superare l'inesperienza di alcune giocatrici con l'esperienza delle nostre veterane. Ce la giocheremo».

Giovanni Dessole

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