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Il ritorno di Travis: «Che bello essere qui ma non vi mancherò»

di Andrea Sini
Il ritorno di Travis: «Che bello essere qui ma non vi mancherò»

La Dinamo ritira la numero 12 che fu anche di Manu Rotondo. Td12: «La nuova squadra è fortissima, può battere Milano»

05 ottobre 2014
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SASSARI. «Un’emozione grandissima, proprio come pensavo. Ma ora mi aspetto che la Dinamo mi faccia un altro regalo». Camicia a quadri, gel nei capelli e sorriso dei giorni migliori. Travis Diener raccoglie l’abbraccio del pubblico sassarese e riparte per l’America con una maglia col numero 12, donatagli dal presidente Stefano Sardara. Nessuno indosserà più una maglia con quel numero, in segno di omaggio e riconoscenza nei confronti del play di Fond du Lac e dello storico capitano biancoblù Emanuele Rotondo, anche lui omaggiato della maglia numero 12 indossata per ben 16 stagioni.

Ma l’uomo più atteso era Td12. «Sono proprio felice di essere tornato a Sassari – dice Travis Diener, che oggi fa parte dello staff dirigenziale di Marquette University –. Avevo promesso che sarei venuto per la Supercoppa e così è stato, e la mia nuova promessa è che sarò ancora in Sardegna molto presto. Il mio legame con la gente di Sassari è molto forte e sono felice che si rinnovi».

Oggi Travis non vedrà la finale: alle 20,15 sarà già molto vicino alla sua nuova casa, una villa nel circondario di Milwaukee. «Sì, devo tornare negli Usa perché ho tanto lavoro da fare e perché ho due bambine piccolissime che ci aspettano. Ma sono sicuro che la Dinamo sia assolutamente in grado di vincere. Milano favorita? Forse, ma io credo proprio che per loro non sarà facile venire qui e vincere la partita. La nuova Dinamo è una squadra con tantissimo talento, una squadra molto profonda con tantissime soluzioni e dodici giocatori in grado di dare tantissimo, anche in termini di esperienza. Penso a Logan, a Sanders e a tutti gli altri. Una squadra davvero forte ed è chiaro che l’unico problema potrà essere quello di trovare il prima possibile la chimica di squadra. La nostra forza l’anno scorso in molti frangenti è stata il gruppo. Ma lo zoccolo duro italiano è rimasto, con il capitano, Jack, Brian e Massimo. Sì, questa è davvero una grande Dinamo. Non sentirete la mia mancanza».

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