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Basket Supercoppa: «Un evento straordinario per tutto il territorio»

di Andrea Sini
Basket Supercoppa: «Un evento straordinario per tutto il territorio»

Il presidente Dinamo Stefano Sardara parla degli aspetti organizzativi. «Per un weekend Sassari sarà sotto i riflettori. Almeno mille presenze da fuori»

03 ottobre 2014
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SASSARI.  Da una sfida all’altra, sul parquet come nelle stanze dei bottoni. La SuperCoppa 2014 porta la Dinamo e Sassari al centro della pallacanestro nazionale per un intero weekend, con quattro sfide di altissimo livello e un enorme numero di addetti ai lavori catapultati nell’isola per seguire l’evento. Per la società biancoblù, che ha fornito il supporto logistico agli organizzatori dell’evento, si tratta di un nuovo capitolo fresco di stampa.

«La Supercoppa è un evento di grande importanza, che coinvolge quattro tra le migliori squadre della serie A e richiede un’organizzazione al top – dice il presidente sassarese Stefano Sardara –. È una kermesse che per Sassari, ma anche per l’intera Sardegna, rappresenta una vetrina di altissimo livello con ricadute notevoli su tutto il territorio. Basti pensare che per queste giornate di grande basket arriveranno in Sardegna non meno di mille persone, tra giocatori, staff, dirigenti, giornalisti, tifosi e vario seguito».

La macchina organizzativa della Dinamo è comunque rodata. «Noi in questo caso stiamo facendo semplicemente da spalla a Rcs, che è rappresenta un’eccellenza dal punto di vista organizzativo. Devo fare i complimenti all’amministrazione comunale per come si è attivata. A parte gli ultimi dettagli, siamo pronti a partire. Le prevendite stanno andando molto bene e dopo la lunga sosta estiva c’è grande fame di basket. Prepariamoci a due giorni di grande spettacolo».

A proposito: la Dinamo è la detentrice della Coppa Italia e ha il vantaggio di giocare in casa. Insomma, non si può proprio permettere di fare la comparsa. «Siamo i padroni di casa e questo ci da una certa responsabilità – conferma Sardara –. Abbiamo delle ambizioni e non ci nascondiamo nè ci tiriamo indietro, ma non sentiamo nessun obbligo: nel senso, continuiamo a giocare col sorriso, come sempre. Anche perché siamo all’inizio della stagione ed è chiaro che vincerà chi sarà stato bravo a lavorare sia sulla forma fisica che sull’amalgama».

Da questo punto di vista la Dinamo ha cambiato volto rispetto alla scorsa stagione. «Arriviamo pronti a questa sfida – dice con decisione il primo dirigente biancoblù –, siamo soddisfatti di come abbiamo lavorato, al di là dei contrattempi che fisiologicamente si incontrano durante un precampionato. Si troveranno di fronte quattro squadre molto forti e agguerrite e noi cercheremo di dire la nostra».

Milano è sempre la squadra da battere. «Sulla carta sì – conclude Sardara – ma non dimentichiamoci che noi dobbiamo pensare prima a battere Roma in semifinale, e sarà dura. E poi non dimentichiamo Brindisi, che arriva a fari spenti, un po’ come noi nelle scorse final eight di Coppa Italia. Nessuno parte battuto».

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