La Nuova Sardegna

SASSARI. Venerdì sera il gala di presentazione si è chiuso col ricordo di uno dei grandi protagonisti dell’ascesa della Dinamo, il direttore generale Giovanni Cherchi scomparso prematuramente lo scorso dicembre dopo una breve malattia. Un evento luttuoso che ha segnato la Dinamo a lungo.

A ricordarlo è stato il presidente biancoblù Stefano Sardara, che a lui era legato anche da una profonda amicizia e già nei mesi scorsi aveva annunciato che la carica di direttore generale non sarà mai più assegnata. Venerdì il presidente ha voluto rimarcare che «se siamo arrivati qui è anche per il gran lavoro di Giovanni, che era fondamentale nel nostro intreccio di relazioni. Era fondamentale anche nel suo incarico di addetto agli arbitri, un terreno molto delicato perché bisogna sempre essere perfetti. E Giovanni lo è sempre stato, era inappuntabile. E per questo abbiamo chiesto al presidente della Lega Fernando Marino di istituire un premio per ricordarlo e scegliere ogni anno il dirigente che più si è distinto in quel ruolo».

Alla fine di ogni stagione, al momento di premiare i migliori in ogni campo, la Lega sceglierà così il miglior dirigente addetto agli arbitri tra le sedici squadre del campionato e gli assegnerà il Premio Giovanni Cherchi.

E venerdì c’è stata anche una,,, anticipazione, perché la prima targa è stata assegnata alla memoria e a ritirarla è salita sul palco è stata la moglie di giovanni Cherchi, Sabrina, che ha posato commossa per le foto insieme a Stefano Sardara e Fernando Marino.