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Buona la prima, la Torres ha cuore

di Pier Luigi Piredda
Buona la prima, la Torres ha cuore

La vittoria è importante per il morale, ma il gioco è ancora da registrare. Grande entusiasmo della tifoseria rossoblù SPECIALE TORRES

01 settembre 2014
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BUSTO ARSIZIO. Il giorno dopo, la vittoria conquistata in trasferta contro la Pro Patria ha un sapore ancora più dolce. Sarebbe stato un debutto indimenticabile se a rovinare la festa non ci fossero stati i due infortuni a Bottone e Bigazzi. Infortuni ancora da valutare, anche se quello di Bottone sembra meno grave di quello che si temeva, tanto che il giocatore era stato anche portato in ospedale. Per quanto riguarda Bigazzi, invece, c’è solo da sperare che la distorsione al ginocchio sia meno grave del previsto, ma comunque di distorsione si tratta e quindi i tempi di recupero non dovrebbero essere brevi. Ed è un vero peccato, perché nei pochissimi minuti in cui è rimasto in campo, il fantasista scuola Inter arrivato dal Livorno ha dimostrato di avere qualità davvero eccelse. I pochi palloni che ha toccato li ha trasformati in oro e in tribuna luccicavano gli occhi al presidente Capitani e, soprattutto, al direttore sportivo Nucifora che è riuscito a fargli indossare la maglia rossoblù. Ma i loro sogni si sono infranti dopo pochi minuti per un banale infortunio causato dalla troppa generosità e dalla voglia di giocare: il recupero di un pallone che stava finendo in fallo laterale a centrocampo.

Due note stonate per un’orchestra che ha cominciato a suonare una sinfonia particolarmente piacevole. Perché se è vero che di gioco poco se n’è visto, è anche vero che il tecnico Costantino sta appena cominciando il suo lavoro e quindi prima di dare un’identità alla squadra occorrerà un pochino di tempo. L’allenatore rossoblù dovrà però lavorare a tappe forzate visto che il campionato è ormai iniziato e tempo per gli esperimenti non ne avrà. Tiri in porta, oltre a quello del gol, se ne sono visti davvero pochi, ma qualche idea si è intuita. Per quello che si è visto in campo a Busto, il materiale umano a sua disposizione è buono e, altro elemento importante, tutti hanno sputato l’anima per la causa.

In difesa, quando troveranno l’intesa, i centrali Migliaccio e Marchetti saranno un muro invalicabile per chiunque. Sulla fascia, Cafiero e Imparato hanno messo in mostra ottime qualità e in panchina c’è un certo Minarini di cui si parla un gran bene. A centrocampo, Pizza ha combattuto dal primo all’ultimo minuto sopperendo anche alle scontate pause di Giuffrida, in ritardo di condizione ed entrato solo per via dell’infortunio di Bottone. Lisai e Foglia sono stati a lungo fuori dal gioco e devono invece farsi vedere di più . Davanti, ottimo Maiorino che ha fatto una grande partita con la ciliegina della rete della vittoria. Bene Rubino, che ha messo in campo fisico e qualità. E già scalpitano i nuovi arrivi Barayè, Remedi e Infantino e i tanti giovanissimi di belle speranze arrivati da vivai di A e B.

Senza dimenticare un altro fattore determinante: il pubblico. Sugli spalti dello stadio di Busto c’era un manipolo di tifosi rossoblù, gemellati con i padroni di casa, che hanno fatto un bel tifo e dato spettacolo. Gran bella cosa.

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