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Torres, la scelta di Capitani: «Voglio solo vincenti»

Antonio Ledà
Torres, la scelta di Capitani: «Voglio solo vincenti»

«Costantino ha carattere e coraggio, sono felice che sia qui»

21 agosto 2014
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SASSARI. Massimo Costantino, 41 anni (e nessuna remora a trasferirsi in Sardegna), è il nuovo allenatore della Torres. Il contratto che lo lega al club rossoblù è stato firmato ieri pomeriggio dopo una nottata di trattative e un paio d’ore spese a visionare il Vanni Sanna e un altro paio di campi nel sassarese. Alle 16 il primo contatto con i giornalisti e i tifosi e, alle 17, quello con la squadra. Incontri positivi in un clima disteso nonostante le difficoltà del momento, con lo stato maggiore torresino impegnato a diffondere ottimismo. Anche il presidente Capitani nonostante «la lunga nottata in bianco» è sembrato pimpante e battagliero.

Presidente cominciamo dal cambio di panchina. Che cosa è successo?

«E’ successo che Cosco ha avuto un problema familiare e ha rinunciato a venire in Sardegna. E’ stato onesto a informarci subito e noi ci siamo attivati per trovare un sostituto. La scelta è stata fatta in poche ora e Costantino è già qui, per il primo allenamento al Vanni Sanna dopo il ritiro nelle Marche».

Davvero non c’è altro? Si parla di divergenze sui nomi dei giocatori da portare alla Torres?

«Noi abbiamo cercato di accontentare Cosco e Nucifora si è speso molto. So che è poco credibile però il rifiuto è legato a un problema personale dell’allenatore e, in parte, a un errore nostro che cercheremo di non ripetere».

Ci spiega quale?

«Abbiamo sbagliato a organizzare il ritiro fuori dalla Sardegna. Dall’anno prossimo cominceremo la preparazione in casa e chi vorrà vestire la maglia rossoblù dovrà venire a Sassari e sentirsi sardo fin dal primo momento».

Com’ è nata la scelta di Costantino?

«Ci siamo sentiti al telefono l’altro ieri, ci siamo intesi subito e gli ho detto di prendere l’aereo e raggiungerci a Sassari. E’ arrivato martedì sera e oggi abbiamo firmato il contratto. Starà con noi anche l’anno prossimo».

Che cosa l’ha convinta del nuovo allenatore?

«Le stesse qualità per le quali avevo preso Cosco. E’ giovane, grintoso e ha molta voglia di mettersi in gioco. Il suo passato è importante e non a caso è stato nominato migliore allenatore della Seconda divisione dai sui stessi colleghi. Sono convinto che farà molto bene».

Cambiano anche il vice e lo staff. Avete già i nomi?

«Il vice sarà Alessandro Quarta mentre Davide Boncore avrà il ruolo di collaboratore tecnico del mister. Il preparatore non è stato ancora scelto perchè non possiamo sbagliare. L’anno scorso abbiamo fatto un grande girone di ritorno ma nel finale di campionato siamo scoppiati. Non vogliamo ripetere l’errore».

Quanti giocatori porterete ancora a Sassari?

«Non ha senso dare numeri. Però posso assicurare che faremo una buona squadra e che ascolteremo le richieste dell’allenatore. Qualche trattativa è in dirittura di arrivo e altre sono bene avviate. Credo che non ci sia nessun bisogno di farci prendere dalla fretta e ho piena fiducia nel lavoro di Nucifora».

Presidente Manolo Patalano ha ancora un ruolo nella Torres?

«E’ un mio dipendente ma non ha incarichi nella società rossoblù».

E’ stato visto in ritiro.

«E’ un tifoso ed è rimasto legato alla Torres».

Oggi la squadra si è allenata al Vanni Sanna, ma domani?

«Per il momento restiamo all’Acquedotto anche se è pazzesco non avere un campo dove allenarci. Il problema riguarda la squadra maggiore ma soprattutto le giovanili. Non so proprio come faremo. Per il momento stiamo sistemando gli spazi dietro la tribuna, dove ricaveremo un secondo campetto in erba, e abbiamo rimesso a posto i bagni dietro la curva nord. Ma ci sentiamo quasi abusivi in casa nostra. L’ideale sarebbe che il Comune si decida ad assegnarci il campo di Li Punti e ci permetta di realizzarne un altro in un terreno confinante di proprietà privata. Abbiamo fatto la richiesta, abbiamo le carte in regola ma ancora siamo in attesa di risposte».

Se non perde il sorriso le faccio un’ultima domanda: come siete messi sul fronte dei contributi regionali?

«Diciamo che gli uffici cagliaritani sono chiusi per ferie e che, per il momento, preferisco pensare ad altro. Però le sensazioni non sono buone. Ho sentito dire un sacco di stupidaggini sul nostro conto e non escludo di mettere la pratica nelle mani di un avvocato. Anche in questo caso abbiamo tutte le carte in ordine e le faremo valere».

Non siamo partiti benissimo, però...

«Però siamo qui. Io sono pronto a rilanciare la mia scommessa e sperò che la città faccia altrettanto».

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