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Dinamo in campo per le prime sudate in vista del ritiro

di Andrea Sini
Dinamo in campo per le prime sudate in vista del ritiro

Basket, il gruppo italiano al lavoro al PalaSerradimigni. Il veterano Vanuzzo: «Ogni volta è un’emozione nuova»

20 agosto 2014
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SASSARI. Il primo giorno di scuola è lontano quasi una settimana, ma i compiti è meglio farli in anticipo per non ritrovarsi indietro con il programma. La Dinamo è già in campo, in questi giorni, anche se il ritiro di Olbia inizierà soltanto lunedì. Sul parquet del PalaSerradimigni - davanti a un unico tifoso seduto in settore D - ieri pomeriggio si sono ritrovati tutti gli italiani del gruppo biancoblù, per una sgambata di un’ora abbondante utile per iniziare a togliere le tossine di un’estate lunghissima. Un lavoro con la palla che ha seguito la seduta di atletica svolta in mattinata in un’area pubblica nei pressi di piazzale Segni. Al PalaSerradimigni si sono visti volti distesi e abbronzati, come quello di Amedeo Tessitori, che dopo un lungo e fastidioso infortunio a una mano è pronto a giocarsi le sue carte in chiave bancoblù e azzurra. A sudare c’erano anche Manuel Vanuzzo, Jack Devecchi, Brian Sacchetti e Massimo Chessa.

Al gruppo, guidato dal vice allenatore Paolo Citrini, si è unito anche Marco Spissu, play di proprietà della Dinamo che dalla prossima settimana sarà in ritiro con il Casalpusterlengo, con cui giocherà in prestito il campionato di Legadue; e poi il più piccolo di casa Sacchetti, Tommaso, e una nutrita pattuglia di juniores biancoblù, agli ordini del responsabile del vivaio Massimo Bisin. Assente il coach Meo Sacchetti, che oggi compirà 61 anni, a bordo campo sono comparsi anche il presidente Stefano Sardara, il general manager Federico Pasquini e il tecnico Gugliemo Roggiani, ultimo ingresso nello staff del settore giovanile sassarese.

«Stiamo iniziando piano piano a rimetterci in forma – dice Manuel Vanuzzo – perché dai playoff a oggi è passato molto tempo e vogliamo farci trovare pronti per la nuova stagione. Che partirà prestissimo, dato che già il primo weekend di ottobre avremo un impegno vero e importante, come la Supercoppa».

Vanuzzo va per i 40 (li compirà il prossimo mese di aprile) e si appresta a iniziare l’ennesimo ritiro precampionato della sua lunghissima carriera. Con quale stato d’animo? «Non voglio essere banale e dire che si riparte con la stessa emozione di quando avevo vent’anni – sorride il capitano biancoblù, alla nona stagione a Sassari – però non nascondo che ogni anno è una sensazione particolare che si rinnova e l’entusiasmo non mi manca di certo. Sarà una nuova avventura ancora più stimolante di quelle degli anni scorsi, con l’impegno in Eurocup e un campionato nel quale vogliamo ancora una volta essere protagonisti».

La vera novità di quest’anno è che il gruppo è stato quasi completamente rifondato: sono andati via alcuni componenti del nucleo storico della serie A come i cugini Diener, ma anche i Green, Gordon ed Eze. E dal gruppo italiano, ormai solidissimo, ci si attende una mano importante come collante nell’inserimento dei nuovi arrivati.

«Siamo rimasti in cinque, ma è anche vero che il quintetto sarà completamente nuovo – spiega Vanuzzo –. Bisognerà trovare presto il giusto feeling, perché le squadre di Meo funzionano in funzione di quanto è coeso il gruppo. Non credo che ci saranno particolari problemi, anche perché la società va sempre in cerca di pedine che, al di là delle qualità come giocatori, siano compatibili con una certa idea di pallacanestro. Credo proprio che la nostra “leggerezza” nel lavoro quotidiano non verrà snaturata».

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