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La ola portafortuna al Gigi del basket

dall’inviato
La ola portafortuna al Gigi del basket

Tutto esaurito in via Rockefeller e applausi dall’inizio alla fine

18 agosto 2014
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CAGLIARI. Festa in campo e festa sugli spalti. La festa ieri a Cagliari era cominciata alle 16 all’esterno del palazzetto di via Rockefeller, dove erano stati allestiti i campi per le finali nazionali dello streetball 2014, e il sole non disturbava il divertimento. Un successo, mentre a pochi passi dalle 17 si allungava la coda al botteghino. Risultato: Italia batte Svizzera e il pubblico isolano supera se stesso, con un calore che ha pesato sin dall’inno nazionale, cantato a squarciagola, nelle fortune e nell’entusiasmo dei giocatori in campo. In tribuna vip una delegazione della Dinamo Sassari guidata dal presidente Stefano Sardara e dal coach Meo Sacchetti (e a bordo campo lo speaker ufficiale del PalaSerradimigni, Ico Ribichesu), un gradino più su il presidente della Fip Sandro Petrucci con il responsabile regionale Bruno Perra. Sugli spalti anche una minima ma vociosa rappresentanza rossocrociata, che si è unita alla ola che nel palazzetto cagliaritano - di forma circolare - è sempre particolarmente suggestiva. E non porta sfiga come invece puntualmente accade a Sassari. Pubblico vicino ai giocatori e pubblico vincente, con lo striscione «La mia fede ha un solo nome: Datome» e la bandiera dei quattro mori con per quattro volte la coda di capelli del Gigi del basket sardo. Che quello del calcio è Riva, anche lui appassionato di basket e tifoso della Dinamo. Alla fine è stato trionfo, tutti in piedi ad applaudire quando ancora mancavano minuti alla fine. E’ una passione che continua, sotto canestro, con il rossoeil blub di Cagliari, e l’azzurro. (m.c.)

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