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Peppone Salaris: «Entusiasmo, ma soprattutto tanti giovani»

Peppone Salaris: «Entusiasmo, ma soprattutto tanti giovani»

USINI. «Stiamo mettendo in atto un buon programma assieme alla società alla quale ho dato delle linee su alcuni giocatori da portare in rossoblu. Ci sono buone probabilità che le mie richieste...

21 luglio 2014
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USINI. «Stiamo mettendo in atto un buon programma assieme alla società alla quale ho dato delle linee su alcuni giocatori da portare in rossoblu. Ci sono buone probabilità che le mie richieste vengano soddisfatte». Peppone Salaris dopo aver ricevuto l’incarico di guidare l’Usinese, si è messo subito al lavoro riportando nuova linfa con nuova ventata di entusiasmo. L’Usinese nasce quindi con buoni presupposti e sono in atto trattative con giocatori di categoria, ma per il momento mancano i dettagli dell’ufficialità. Solo nei prossimi giorni si conosceranno i nomi dei nuovi arrivi. Unica cosa certa è l’arrivo di Giovanni Sanna, portiere 22 anni ex Portotorres e Valledoria. Con molta probabilità verrà riconfermata l’ossatura della squadra con Bruno Muroni, Andrea Merella, Francesco Fiori, Stanis Forte, Marco Pirino, Pietro Piga, Matteo Falchi, Luca Tedde, Ernesto Ferraioli, Roberto Manca e Mattia Ansaldi. Grande attenzione è rivolta da parte di Peppone Salaris al settore giovanile. «Abbiamo programmato degli stage per visionare alcuni giovani da inserire in prima squadra – ha detto mister Salaris –. Ci sarà l’imbarazzo della scelta». Intanto la società nei giorni scorsi ha messo a punto l’organigramma: presidente, Gianni Cappiali; presidente onorario, Tonino Derosas; vice: Sandro Ezza, Gigi Chessa e Bachisio Fois. Cassiere, Antonio Campus; cassiere amministrativo, Antonio Colombo; segretario, Salvatore Cuccuru; medico sociale, Gepi Saba. Dirigenti: Pinuccio Carboni, Billia Chessa, Giuseppe Tilocca, Antonello Porqueddu, Salvatore Derosas, Massimo Cuccuru, Alfredo Baldinu, Massimo Nieddu, Francesco Dettori, Piero Nughes, Piero Farris, Gavino Nieddu, Pinuccio Virdis, Giovanni Antonio Sechi, Paolo Cuccuru, Salvatore Canu.

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