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Il Banco a caccia di un europivot

di Mario Carta
Il Banco a caccia di un europivot

Il coach Meo Sacchetti commenta il girone di Eurolega e annuncia l’arrivo di un top player

12 luglio 2014
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SASSARI. Il sorteggio di Barcellona e l’intensa settimana di lavoro con capitani, tecnici e dirigenti delle società che hanno preceduto l’estrazione nella capitale della Catalogna hanno ufficializzato l’ingresso del Banco di Sardegna fra le grandi del basket. Il girone A dell’Eurolega con i sassaresi, Real Madrid, Efes Istanbul, Kazan, Novgorod e la vincente del girone preliminare di qualificazione prenderà il via il 16 ottobre, appena tre giorni dopo la partenza del campionato di Lega A al quale il ream sassarese partecipa per la quinta stagione di fila, con risultati sempre crescenti.

Quest’anno la stagione verrà aperta con la Supercoppa che verrà ospitata proprio dalla Dinamo, che prende parte alla manifestazione come vincitrice della Coppa Italia, al PalaSerradimigni, con la formula della Final Four. E la Dinamo vuole farsi trovare pronta.

Prontissimo è già coach Meo Sacchetti, che non appena rientrato da Barcellona si è subito rituffato tra i giovanissimi che frequentano il camp estivo promosso dalla sua società. Il tecnico dei biancocelesti ha le idee chiare su tutto, appare soddisfatto di come il ds Federico Pasquini e il presidente Stefano Sardara stanno costruendo la squadra per la nuova impegnativa stagione ed è fiducioso anche sugli ultimi due nomi, quelli che mancano per completare il roster: il numero 3 e il pivot titolare. Soprattutto, il pivot titolare, che a quanto traspare dalle parole dell’allenatore sarà un top player.

Il discorso con Sacchetti parte però da una sua grande soddisfazione, quella di potersi confrontare per la prima volta – da tecnico – con il Real Madrid, l’altra sua squadra del cuore dopo Varese. E la Dinamo. «Avevo chiesto al presidente Sardara di pescare dall’urna il Real, e mi ha accontentato :– sorride Sacchetti –. Sono cresciuto nel Varese e quelli erano i tempi dell’Armata rossa, del Maccabi ma soprattutto del grande Real, di giocatori come Wayne Brabender. Chi lo ricorda? Erano quelle con questa squadra le sfide importanti di allora, ed ecco che adesso la mia Dinamo se la vedrà col Real». Da giocatore Meo Sacchetti non ha mai disputato la Coppa dei Campioni. «No, allora la formula era diversa e a quella coppa partecipava solo chi vinceva il campionato. Contro il Real non ci ho mai giocato, ho fatto una Korac trovando fra gli avversari il Partizan di Danilovic e compagnia».

Il girone di Eurolega però non è solo Real. «Istanbul sembra proprio che abbia fatto una squadra importante, hanno un budget importante e vogliono arrivare dove non sono mai arrivati, cioé alle Final 4, l’obiettivo di tutte le squadre turche. Del Real c’è poco da dire – prosegue Sacchetti –, la squadra lituana ha tradizione e sarà un’altra sfida affascinante. Delle altre si sa ancora poco ma noi non siamo schizzinosi. Ho detto che siamo come Cenerentola, tutti potenzialmente sono più forti di noi neoarrivati ma vogliamo giocarcela, non è che siamo dentro e boh, ce la giochiamo e gli altri ci batteranno solo se saranno più bravi di noi».

Da due anni la Dinamo è nell’Eurocup, da due anni sale gradini costruendo squadre sempre più alte e più grosse. Adesso nell’Eurolega servirà una squadra ancora più alta e ancora più grossa. «Stiamo cercando di prendere giocatori importanti dal punto di vista fisico e atletico, giocatori prestanti che ci permettano di confrontarci alla pari a questo livello. Manca ancora il lungo titolare ed è un discorso che stiamo valutando, ma vorremmo sempre abbinare il fisico alle qualità atletiche, come piace a me. Uno che sia potente ma anche rapido. Vedremo un po’ tra i giocatori visti e non ancora visti cosa possiamo permetterci». E’ un discorso economico. Un freno? «Il presidente non vuole lesinare su questo aspetto, entro certi limiti possiamo muoverci con agilità. Non come una squadra turca o russa, ma...» .

Sacchetti non è preoccupato né dalle avversarie né dalla geografia del girone. «Madrid e Istanbul si può fare, un’altra è a un’ora di aereo da Mosca. L’anno scorso in Eurocup c’era andata alla grande, ora bisogna vedere chi arriverà dalle qualificazioni ma siamo soddisfatti anche sotto questo aspetto».

Intanto, la società è al lavoro per allestire un precampionato di livello, contro avversarie importanti. Anche da Eurolega, come d’altronde già accaduto le scorse estati.

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