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Cellino fa i bagagli, va via anche Salerno

di Mario Frongia
Cellino fa i bagagli, va via anche Salerno

L’ex patron prepara il trasloco dal centro sportivo di Asseminello. Sul fronte mercato Giulini rimette tutti in discussione

13 giugno 2014
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CAGLIARI. Dall’addio di Nicola Salerno («Se cambiasse la proprietà non farò più parte del Cagliari calcio» ha detto a Radio Crc, il ds del Cagliari) agli ultimi dettagli curati in città da Cellino. Ieri, l’ex patron rossoblù ha trascorso la quarta giornata di fila in sede. Eppure era atteso a Leeds fin dall’altro ieri sera. Menù rivoluzionato. Lasciare la casa e il lavoro degli ultimi 22 anni non è mai facile né comodo. Il patron ha annullato il volo di rientro in Inghilterra. Ha chiamato i collaboratori, verificato passaggi, organizzazione, conti. Un passaggio – comunque la si veda – triste e malinconico. Perchè un addio non è mai indolore.

Bye bye Asseminello. Massimo Cellino ha ceduto anche il centro tecnico di Asseminello. Sorprese escluse, significa che anche la scuola fondata e battezzata con il nome della madre (Accademia di musica Fanny) dovrà fare le valigie dall’area che comprende club house, ristorante, sale riunioni e prova. Sul centro, peraltro, incombono anche le rivendicazioni della municipalità di Assemini. Ovvero, alcune opere di urbanizzazione che il Cagliari calcio deve ancora effettuare. Una partita nella partita.

La giostra mercato. Con la conferma da parte di Tommaso Giulini dei contatti con Zeman, si restringono i margini per un richiamo di Lopez (contratto fino al 2016) in panchina. Il neo presidente ha manifestato apprezzamento per capitan Conti e dà per scontata la partenza di Astori. Su web e siti specializzati rimbalzano le prime mezze ammissioni del re del fluoro. Intanto, con Salerno ai titoli di coda, in pole c’è Daniele Delli Carri. In calo le azioni di Giuliano Terraneo, stazionarie, per la direzione generale, quelle di Giorgio Perinetti e Gabriele Oriali. Le risposte? Pare, entro lunedì. Intanto, per il “Cagliari identitario” disegnato da Giulini, scalda i fan Matteo Mancosu. Il bomber della B e del Trapani taglia corto: «Il Cagliari? Il mio sogno fin da bambino». Oltre ad Astori, che potrebbe andare alla Lazio, Rossettini ha la Fiorentina sul collo. Un’operazione che riguarda Vecino, prestito rinnovato, e Bernardeschi. Su Astori anche Giulini pare aver ceduto: «Andreolli? Visto che difficilmente Astori rimarrà, è un’ipotesi plausibile». Per il resto, va capito quale possa essere il futuro di Pinilla (contratto in scadenza nel 2015) e Ibarbo. Ma anche Murru, Avelar, Ibraimi, Nenè, Del Fabro potrebbero vuotare l’armadietto. Magari, con direzione Leeds. Anche per Eriksson – che ha iniziato ieri a Villa Stuart (Roma) la fisioterapia post intervento di ricostruzione del crociato: rientro in campo per metà ottobre – potrebbe esserci spazio nello Yorkshire. Per il forte legame che lega il presidente della Fluorsid Group all’Inter, circolano i nomi delle punte Botta e Longo, del portiere Di Gennaro, dei difensori Biraghi e Mbaye, dei centrocampisti Obi, Laxalt e Duncan.

L’invito dei sindaci. Massimo Zedda e Mauro Contini, primi cittadini di Cagliari e Quartu Sant’Elena tendono la mano al nuovo proprietario del Cagliari. «Attendiamo di incontrare il nuovo presidente del Cagliari per parlare di tutte le situazioni che riguardano il Comune e il Sant'Elia a sedicimila posti. Con la vendita della società a Giulini si chiude una storia e ne inizia un'altra» ha detto Zedda. Contini si congratula e rilancia: «Auspichiamo che l’avvicendamento costituisca l’occasione per una rapida ripresa delle trattative per la risoluzione delle criticità relative al completamento dei lavori dello Stadio di Is Arenas. Siamo disponibili alla rinegoziazione per la concessione sull’Is Arenas Stadium».

Lavori al Sant’Elia. «Il Comune ha fatto quel che doveva fare. Il Cagliari deve ultimare i lavori quanto prima». Parole dell’assessore ai lavori pubblici, Luisanna Marras. Il club rossoblù deve montare la curva Sud e realizzare i percorsi d’esodo, allocare 600 posti tra il secondo anello della tribuna centrale e della tribuna laterale Nord, installare le reti di protezione nel settore ospiti.

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