La Nuova Sardegna

Sport

GARA SENZA STORIA

Colpo Lazio, Livorno con un piede in B

Colpo Lazio, Livorno con un piede in B

La squadra di Reja insegue il sesto posto, amaranto senza speranza

28 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Contro un Livorno mentalmente già retrocesso basta una Lazio a mezzo servizio, con un gol per tempo, per conquistare l'intera posta: Mauri e Candreva (su rigore), mettono la firma su un match che il Livorno non ha saputo interpretare. Tra la voglia dei biancocelesti di raggiungere il sesto posto per agganciarsi al treno dell'Europa League e dare un senso alla stagione («i tre punti sono obbligatori», aveva detto l'allenatore della Lazio Edy Reja alla vigilia), e l'esigenza di salvare la pelle e mantenere la categoria degli amaranto, ha infatti prevalso la prima. Il Livorno ha confermato lo stato di profonda crisi, un solo punto nelle ultime 6 giornate, e a secco di vittorie dal 16 marzo scorso (2-1 sul Bologna), nonostante la scossa cercata da Spinelli con Davide Nicola, richiamato dopo tre mesi di limbo al posto dell'esonerato Di Carlo che a sua volta lo aveva sostituito a gennaio scorso. La Lazio, rimaneggiata per squalifiche e infortuni, aveva perso le ultime due trasferte. L'ultimo risultato positivo esterno biancoceleste risaliva al 16 marzo, 2-0 a Cagliari. Il Livorno è partito con un modulo inedito per Nicola, difesa a quattro e Greco a sostegno delle punte, ma è la Lazio che dimostra maggiore concretezza, affidandosi all'esperienza dei vari Ledesma, Mauri e Candreva (ex di turno). Dopo un paio di percussioni biancocelesti proprio i padroni di casa, all'11' vanno vicini al gol con un angolato colpo di testa di Biagianti, deviato in angolo da Berisha. Al 13' gli amaranto chiedono il rigore per un contatto in area tra Mesbah e Ciani, ma De Marco lascia proseguire. Sul ribaltamento di fronte è la Lazio a passare in vantaggio: cross profondo di Lulic dalla sinistra sul quale sbaglia il tempo Castellini a vantaggio di Mauri che da due passi piazza il pallone tra palo e portiere, beffando Bardi con un tocco da giocatore di biliardo. Il Livorno prova a reagire, ma è opaco nella finalizzazione. Sul finale della frazione gli amaranto provano ad aumentare i giri e vanno vicinissimi al pari con Siligardi che si mangia il gol dell'1-1 facendosi anticipare da Ciani solo davanti a Berisha. Le migliori intenzioni del Livorno si infrangono subito a inizio ripresa sul raddoppio della Lazio. Al primo affondo della squadra di Reja, dopo una serie di rimpalli in area amaranto la palla finisce sui piedi di Mauri che calcia in porta ma viene murato da Rinaudo con un tocco di mano: De Marco indica il rigore. Sul dischetto va Candreva che non sbaglia.

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative