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Sacchetti non si fida dell’Acea Roma

di Roberto Sanna
Sacchetti non si fida dell’Acea Roma

Il coach del Banco alla vigilia del match: «Troveremo una squadra di alto livello, forte fisicamente e molto atletica»

18 aprile 2014
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SASSARI. Si riparte e stavolta non c’è più il tempo di fermarsi per guardare indietro. Ultime quattro partite della regular season e poi subito i playoff, il Banco di Sardegna domani contro l’Acea Roma entra nel momento caldo della stagione e Meo Sacchetti, oltre a una vittoria che comunque blinderebbe il quinto posto, vuole portare la squadra al top al momento giusto. Cominciando dalla conta degli infortunati: «Drew Gordon starà fuori – dice il coach biancoblù – Jack Devecchi lo abbiamo tenuto a riposo per un giorno per precauzione, perc hé stiamo parlando di un giocatore che ha avuto una ricaduta ma non penso ci siano problemi per questa partita. Si è fermato un paio di giorni anche Massimo Chessa. Travis invece si è allenato tutta la settimana».

La questione però è avere il miglior Travis, e si è visto alla Final 8 quanto possa cambiare la squadra.

«Dipende tutto da come si allena. Se riesce a farlo con continuità, trova quello spunto che gli permette di andare in campo ed essere quel giocatore con qualcosa in più che tutti conosciamo. Comunque quest’anno abbiamo una squadra con tante soluzioni».

Con Gordon fuori, toccherà a Eze magari dare qualche minuto in più.

«Eze ha bisogno di lavorare e sta lavorando, puntiamo ad averlo in buona condizione per i playoff e manca ancora un mese. Del resto il nostro obiettivo, quando abbiamo deciso di firmare con lui, era proprio prendere un giocatore in ottica playoff. Adesso gli chiediamo di darci una mano anche in questa emergenza».

Sta aspettando anche l’eventuale ripetizione della partita contro la Montepaschi?

«Sto pensando ad altro, secondo me la decisione arriverà la prossima stagione. Se poi dovessero dirci che si rigioca, ci organizzeremo».

L’anno prossimo Siena potrebbe non esserci, però: non vi sentite come i centometristi battuti da atleti dopati?

«Personalmente no, perché tutti i titoli Siena li ha vinti sul campo. E non è sempre detto che le squadre col budget maggiore automaticamente vincono le partite».

Roma è una squadra molto atletica, ben dotata anche dal punto di vista fisico: che partita vi aspettate?

«Sicuramente una gara molto diversa da quella di andata. Roma è una bella squadra e sta facendo un campionato di alto livello, è sempre stata nelle prime posizioni. E’ cambiata molto perché ha un altro playmaker e con Mayo gioca diversamente. Recuperare il -4? Prima pensiamo a vincere la partita, poi vediamo il resto».

Ha visto Milano in Eurolega? Tutti hanno fatto il paragone con la partita persa contro di voi in Coppa Italia.

«Ho avuto l’impressione che a 2’ dalla fine abbia mollato il gas pensando già a gara2 e il Maccabi invece è stato bravo a rimanere in partita. Del resto il basket ha questa caratteristica: partite che sembrano già chiuse si riaprono improvvisamente. E comunque siamo tutti bravi a pontificare, dopo le partite: se Langford avesse messo l’ultimo tiro libero, Milano avrebbe vinto».

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