La Nuova Sardegna

SASSARI. «Prendiamoci questi due punti e pensiamo a lavorare, perché nei playoff servirà un atteggiamento completamente diverso». Stefano Sardara trova nella vittoria l’unico motivo per sorridere, perché ci sono diverse cose che non gli sono piaciute.

L’atteggiamento in campo, prima di tutto. «Non abbiamo affrontato il match nel modo migliore – dice il presidente della Dinamo –, quel secondo quarto non è davvero spiegabile. Sulla carta poteva essere una partita facile, d’accordo, ma questo non giustifica il fatto che a un certo punto si smetta di giocare. Non entro nelle questioni tecniche, perché per quello ci pensa Meo. Dico solo che l’atteggiamento non mi è piaciuto, e sull’atteggiamento non transigo».

L’altra cosa che non è piaciuta al numero uno della società sassarese sono i volti dei giocatori biancoblù. «Posso fare una lista lunga così di giocatori di altissimo livello che hanno vinto l’Eurolega giocando 20-22 minuti a partita. Se vogliamo crescere e andare avanti nelle competizioni dobbiamo pensare al bene della squadra e non a quello del singolo. Se vogliamo vincere, si vince tutti insieme, abbiamo costruito un roster lungo per provare a fare qualcosa di buono e non per il gusto di farlo, quindi con 12 giocatori importanti ognuno deve rinunciare a qualcosa. L’atteggiamento è fondamentale – ribadisce Sardara –, e su questo non transigo e ne parleremo in settimana». (a.si.)