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Il grande basket a Cagliari con una costola del Banco

di Roberto Sanna
Il grande basket a Cagliari con una costola del Banco

Nasce Dinamo Lab, una squadra di sviluppo che giocherà nel capoluogo Il presidente Stefano Sardara: «Vorremmo iscriverla alla Legadue Silver»

01 marzo 2014
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SASSARI. Si chiama Dinamo Lab, è una squadra di ottimo livello che nasce dalla Dinamo Sassari, giocherà a Cagliari e avrà nel roster soprattutto giocatori che ruoteranno nell’orbita biancoblù. È Il progetto rivoluzionario presentato ieri mattina dal presidente della Dinamo Stefano Sardara e da quello della Fip regionale Bruno Perra. Un progetto che corre su due binari paralleli: da un lato la necessità della Dinamo, società in piena espansione, di trovare uno sbocco “sicuro” ai tanti giocatori che sta cominciando ad attrarre anche in prospettiva futura; dall’altro la possibilità di creare anche a Cagliari un polo cestistico importante e anche di qualità.

Sinergia. Non è un caso che Sardara e Perra ieri fossero seduti allo stesso tavolo. L’idea di avere una squadra importante a Cagliari c’è da tempo, è una piazza che ama il basket e non sono pochi quelli che la domenica percorrono la 131 per assistere alle partite della Dinamo. Posto che dai tempi del “glorioso Brill” sono passati circa quarant’anni, le piccole realtà che militano dignitosamente nella Divisione C non sono in grado di garantire sviluppi importanti a breve scadenza. «Quando ho preso la Dinamo e dovevo cedere la Robur – ha raccontato Sardara –, società che militava nella B dilettanti, ho interpellato i dirigenti cagliaritani ma mi hanno risposto che era un’impresa superiore alle loro forze». Ora si prova con un’operazione importante: una sorta di società satellite della Dinamo che giocherà a Cagliari e che con la Cagliari cestistica punta ad avere rapporti di grande collaborazione. Per la Dinamo è anche un altro passo avanti nel suo progetto teso a diventare una realtà regionale: i camp estivi sparsi per tutta l’isola, appena lanciati, sono un altro esempio.

Ambizioni. Se si parla di una squadra destinata a diventare un laboratorio biancoblù e pensata anche per dare la possibilità di maturare a talenti firmati in prospettiva Serie A, significa che la squadra partirà da un campionato alto: «Chiederemo alla Fip di accettare una nostra iscrizione al campionato più alto che venga ritenuto adatto. Noi abbiamo in mente una Legadue Silver, campionato che ci permetterebbe di far giocare anche degli americani. In alternativa potremmo scendere di un gradino a partire dalla Divisione B. Se pensate che dopo la Dinamo si scende direttamente in Divisione C, potete capire che la nostra idea è quella comunque di aggiungere qualcosa alla Sardegna e aumentare il livello del basket regionale».

La Fip sarda approva. Entusiasta Bruno Perra, che ha ricordato i dodicimila tesserati in Sardegna ela continua espansione del movimento: «Hanno chiesto l’affiliazione i nuovi centri minibasket di Mamoiada e Orgosolo, per dirne una. Questo è un progetto innovativo che va supportato, perché darà spazio a tanti giovani e che può viaggiare a mille grazie al movimento sardo».

Le risorse. Stefano Sardara alla domanda ha fatto sapere che «prima dobbiamo capire quale campionato giocheremo e poi faremo i nostri piani». La Dinamo ha già fatto il pieno di sponsor a Sassari, lo spostamento a Cagliari della seconda realtà darà la possibilità di trovare nuovi spazi e comunque i dirigenti biancoblù, prima di lanciare il progetto, non possono non aver fatto al meglio i calcoli. Da vedere anche la composizione dello staff tecnico, ma anche questo è un problema che si porrà in un secondo momento.

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