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È un Cagliari che può pensare in grande

di Roberto Muretto
È un Cagliari che può pensare in grande

Nonostante il rocambolesco pari con la Samp, i rossoblù hanno dimostrato di essere una squadra solida e organizzata

23 settembre 2013
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INVIATO A TRIESTE. Se si guarda oltre gli errori fatti da Agazzi che hanno negato al Cagliari una meritata vittoria contro la Samp, dalla partita dell’altro ieri emerge un dato: quella rossoblù è una squadra quadrata, organizzata, che gioca un bel calcio. E sempre guardando oltre il risultato, i presupposti per un campionato importante ci sono tutti.

Tante opzioni. Diego Lopez può contare su una rosa importante. E avere diverse soluzioni tornerà utile durante la stagione. Ma soprattutto in questa settimana, con tre partite da giocare in otto giorni. Già mercoledì a Livorno è probabile che il tecnico stia pensando al turnover. A Trieste è tornato titolare Ekdal ed è stato tra i migliori. Stesso discorso per Pinilla e le sostituzioni fatte in corsa si sono rivelate azzeccate visto che la squadra non ha avuto cali di rendimento. La rosa del Cagliari è la migliore degli ultimi cinque anni, puntare al miglioramento dell’undicesimo posto dello scorso anno è quasi un obbligo.

Buona la prima. Il macedone Ibraimi ha giocato, recupero compreso, 27 minuti, destando una buona impressione. Ha tenuto palla, ha dimostrato di avere personalità e di sapersi adattare sia da punta esterna che da trequartista. «E’ un giocatore che ci può dare molto», il commento di Diego Lopez sull’attaccante. Ibraimi è rapido, ha ottimi piedi e quando ne ha l’occasione calcia a rete. Un’altra opzione per il mister che può contare su forze fresche. Ibraimi sarà un’altra delle scommesse che Cellino vincerà? E’ presto per dirlo ma se il buongiorno si vede dal mattino...

Commenti illustri. Franco Causio, ex campione del mondo e sei scudetti vinti con la maglia della Juventus, ha espresso giudizi importanti su Nicola Murru. Gli ha pronosticato un grande futuro, aggiungendo che tra qualche anno diventerà titolare della nazionale. Parole impegnative che caricano di responsabilità un ragazzo di 19 anni che si sta conquistando a suon di grandi prestazioni la fiducia di tutti ed è già un osservato speciale di Luigi Di Biagio, ct dell’Under 21. Murru gioca con personalità, non è mai in soggezione, anche quando si trova di fronte affermati campioni non si fa scrupoli a usare (se c’è bisogno) le maniere forti. L’importante è tenere i piedi per terra, la strada da fare è ancora tanta.

Si torna in campo. Non c’è tempo per leccarsi le ferite dopo il rocambolesco pari di sabato. Forse è meglio così. Tra due giorni si gioca di nuovo su un campo, Livorno, difficilissimo. I toscani hanno cominciato il campionato alla grande, con due vittorie, un pareggio e una sconfitta. Gli amaranto hanno perso all’esordio in casa con la Roma, poi hanno vinto a Sassuolo, battuto al «Picchi» il Catania e pareggiato a «Marassi» col Genoa. Una squadra da prendere con le molle, che in casa si trasforma, diventa aggressiva, determinata, spinta da un pubblico caldissimo.

Altro esame. Contro la Sampdoria il Cagliari non è stato bocciato, solo rimandato. Ha un’altra possibilità per prendere il diploma, che significa fare il salto di qualità, ottenere unrisultato positivo nella notturna di Livorno. Un match che bisognerà giocare con la sciabola e non solo col fioretto. Lopez farà tirare il fiato a chi finora ha giocato di più, anche in vista della sfida di domenica con l’Inter . Per ora è prematuro fare anticipazioni, anche perchè il tecnico uruguaiano non svela mai i suoi piani, ma di sicuro ci sarà spazio per Dessena, rimasto fuori con la Samp.

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