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«Insieme faranno benissimo»

«Insieme faranno benissimo»

Il coach Meo Sacchetti sa come gestire la coppia Green-TD12

31 luglio 2013
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SASSARI. Sulla strada della Dinamo basket c’è un incrocio. Se si trovasse il solito, classico semaforo nessun problema. Verde giallo rosso, verde giallo rosso e uno lo sa, come regolarsi. Il problema in vista della stagione 2013-14, la quarta di fila in Lega A, è però che il semaforo all’incrocio della Dinamo è di quelli che lampeggiano a oltranza.

Più che pericolo, la luce tipo strobo avverte che in quel punto c’è bisogno di grande attenzione. Che bisogna rispolverare gli automatismi delle nozioni base, dal diritto di precedenza in poi. Segnala e ti ricorda che lì non c’è nessuno che ti dica quando passare, che devi decidere tu e cavartela da solo. Un po’ come dovrà fare adesso il coach Meo Sacchetti, che il presidente Stefano Sardara ha piazzato alla guida della vettura-Dinamo sistemandogli a bordo come passeggeri, insieme, due top player come Marques Green e e Travis Diener. Una situazione che molti allenatori definirebbero «stimolante».

Cosa ne pensa, Sacchetti? Se lo aspettava, che dopo aver puntato tutto su Green rientrasse TD12?

«No. E’ stata una soluzione sicuramente inaspettata, non lo si poteva pensare eppure si è creata questa situazione, favorita anche dal coinvolgimento della tifoseria e dal rapporto che Travis Diener ha con il territorio. Stefano è stato davvero bravo».

Una gran bella coppia di play da gestire. In quale maniera?

«Sono due campioni che penso possano benissimo giocare insieme; a volte si tratterà di istanti, a volte di interi incontri. Dipenderà dalla situazione. Ma il punto è uno: se si vuole fare un passo in avanti, e l’aver preso due play così vuol dire voler fare un passo in avanti, bisogna giocare di squadra. Starà a noi gestire la situazione, e toccherà ai giocatori capire che per far girare bene il gruppo ciascuno dovrà sacrificare qualcosa di se stesso. Non sono preoccupato. Questo discorso Travis lo ha già accettato, e ci conosciamo. Poi, sono entrambi due professionisti, e due persone intelligenti, serie e oneste».

Anche quest’anno si lavora su due fronti. Un campionato per il quale l’obiettivo minimo sono i playoff, e l’Europcup che prevede più gare sin dal girone di qualificazione. E Travis dovrà sobbarcarsi anche gli Europei con la maglia dell’Italia.

«Magari arriverà un po’ stanco, vedremo come sarà la sua condizione fisica ma è chiaro che ci aiuterà non poco avere un altro play come Green».

E l’altro play che seguivate, il giovane Fernandez?

«A questo punto bisognerà vedere cosa deciderà il ragazzo».

Il gruppo è completo?

«Abbiamo fatto un passo in avanti anche allungando la squadra. Ora dobbiamo metterla in moto, ma non dubito che l’avere due giocatori come Green e Diener aiuterà il gruppo a formare la sua chimica al meglio, gradualmente. Se io fossi un’ala o un pivot della Dinamo non avrei dubbi, penso che sarebbe un piacere giocare potendo contare sull’assistenza di due tipi come Travis e Marques».

Mario Carta

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