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Juve e Napoli a Pechino, cacciate le spie di Mazzarri

PECHINO. È il primo trofeo della stagione e c’è una gran voglia di partire con il piede giusto. Il Napoli vuole bissare il successo ottenuto all’Olimpico di Roma nella finale di Coppa Italia, la Juve...

08 agosto 2012
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PECHINO. È il primo trofeo della stagione e c’è una gran voglia di partire con il piede giusto. Il Napoli vuole bissare il successo ottenuto all’Olimpico di Roma nella finale di Coppa Italia, la Juve intende onorare il tricolore cucito sul petto e prendersi una rivincita proprio sul match di Tim Cup che vide i bianconeri soccombere sotto le reti di Hamsik e Cavani. A Pechino c’è grande entusiasmo tra gli appassionati cinesi che hanno riservato una festosa accoglienza ai giocatori bianconeri, ma che seguono con grande interesse anche il Napoli.

All’arrivo a Pechino, presenti alcuni tifosi. L’idolo, anche in Cina, è Edinson Cavani. «Cavani vale 100 milioni«, riportava uno striscione dei tifosi azzurri all’interno del Worker Stadium dove la squadra ha sostenuto la prima seduta in terra cinese.

La Juve, invece, è già da lunedì a Pechino e, seppur in un momento molto difficile per le vicende che riguardano Conte, Bonucci e Pepe, è concentrata sull’appuntamento di sabato (ore 14 italiane, arbitra Mazzoleni di Bergamo). In campo anche Gigi Buffon che si era fermato durante il riscaldamento prima dell’amichevole contro il Malaga, per una leggera contusione al fianco destro. «La nostra fortuna – ha detto – è avere l’opportunità, varcando la soglia dello spogliatoio e del campo, di lasciarsi alle spalle tutti i problemi che possono offuscare ora il nostro calcio. Adesso abbiamo un obiettivo importante davanti e vogliamo ben figurare e vincere questa coppa, ci teniamo molto».

C’è anche spazio per un incidente diplomatico. Secondo quanto riferito da Sky Sport, due collaboratori di Mazzarri avrebbero spiato l’allenamento della Juventus. La security bianconera si sarebbe accorta di tutto e avrebbe cacciato le spie prima di lamentarsi ufficialmente.

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