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Banco, panchina completa col pivot Nika Metreveli

Roberto Sanna
Nika Metreveli in azione con la maglia dei Crabs Rimini (foto Ciucci/ Legadue)
Nika Metreveli in azione con la maglia dei Crabs Rimini (foto Ciucci/ Legadue)

Serie A di basket. Alto 2,12 è georgiano ma gioca come italiano

04 agosto 2011
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SASSARI. Dopo un americano col passaporto georgiano (Hosley), è il turno di un georgiano con lo status di italiano: Nika Metreveli, classe 1991, nato a Tbilisi, 2,12 di altezza, giocherà quest'anno con la maglia del Banco di Sardegna. È di proprietà della Montepaschi Siena, che dopo avergli fatto firmare un contratto di 8 anni lo sta svezzando con una serie di stagioni in prestito. La scorsa stagione era a Rimini, in Legadue, dove è emerso soprattutto nella seconda parte di stagione e nei playoff (8 punti e 4 rimbalzi nelle 5 gare della serie contro Veroli).

Nika Metreveli è considerato "italiano di formazione" in quanto ha svolto in Italia tutta la trafila del settore giovanile, pur continuano a rispondere alle chiamate delle nazionali di categoria del suo paese.

Alto, talentuoso e atletico, deve soprattutto migliorare nell'intensità e nella fisicità per non farsi spostare dai lunghi avversari nelle battagli nell'area colorata. Non è un pivot puro (è più un 4/5), ha però le caratteristiche giuste per adattarsi al gioco di Meo Sacchetti. Per la Dinamo è una scommessa e anche un investimento. Se Siena (che i dirigenti sassaresi hanno ringraziato per la disponibilità, in particolare il gm Minucci) lo ha "girato" a Sassari è anche per vederlo giocare e spera in un miglioramento importante. Se dovesse succedere, il Banco si troverebbe tra le mani qualcosa in più di un lungo da 3-4 minuti a partita (che probabilmente è la base di partenza di questo giocatore) visto che stiamo parlando comunque di un ragazzo dal talento indiscutibile, capace di meritarsi a suo tempo il premio di Mvp del torneo di Parigi organizzato dall'Nba per visionare i nuovi prospetti mondiali.

L'operazione ha anche un risvolto economico, dato che il prestito di un giovane ha dei costi comunque limitati e consentirà al ds Pasquini di mettere sul piatto le risorse per cercare un pivot titolare di un certo valore. Difficile, almeno per adesso, che possa essere Othello Hunter, per il quale non vengono in goni caso abbandonate le speranze. Possibile che possa essere un giocatore di quel tipo: non altissimo, capace di giocare fronte a canestro e correre veloce su e giù per il campo, in grado di limitare i danni contro i lunghi di stazza. L'Othello del girone di ritorno, insomma. A questo punto, se il suo procuratore non abbassa le pretese, è caccia al sosia.

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