La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Cagliari

Astori: «E' un grande Cagliari»

Mario Frongia
Davide Astori impegnato contro Alessandro Matri
Davide Astori impegnato contro Alessandro Matri

Il centrale fa il punto sul campionato e sogna la maglia azzurra

03 agosto 2011
3 MINUTI DI LETTURA





ASSEMINI. La gratitudine al Cagliari con un occhio alla maglia azzurra. Davide Astori viaggia su queste frequenze. E lancia il cuore oltre l'ostacolo. Il primo incrocio riguarda l'Italia di Prandelli. La direzione è quella dell'amichevole di Bari con la Spagna: «Spero, dopo essermi guadagnato qualche convocazione, di esserci. È una partita di grande fascino». Il centrale rossoblù, richiestissimo sul mercato, ha modestia e concretezza dalla sua.

Di tanto in tanto si concede un sorriso, che non guasta mai. Serio in campo e fuori, professionista esemplare, i galloni di corazziere della difesa. Anche grazie all'intesa che cresce con Canini. In più c'è la fiducia di Donadoni. E l'aver trovato in rossoblù la serenità che permette il salto in avanti. «Al Cagliari devo tanto. Ha investito in me molti soldi (quattro milioni di euro al Milan per il riscatto della metà ndr). Ma non è tutto. Dietro la scelta di essere ancora una volta protagonista al centro della difesa, si cela anche un'altra questione: «Questo campionato conduce agli Europei. Una molla in più per fare bene e, ovviamente, essere al Cagliari corrisponde al poter giocare con una certa continuità.

- Eppure, Galliani ha tenuto duro per riaverla?
«A parole! Battute a parte sono soddisfatto di essere qui. Il gruppo storico sta crescendo e possiamo puntare a una stagione di qualità».
- I tifosi sperano in una chiusura meno cupa dell'ultima.
«Per mille ragioni abbiamo chiuso il campionato meno bene di come volessimo. Ma il calendario non ci ha aiutato, giocavamo con una sola punta per l'infortunio di Nené e Acquafresca doveva correre il triplo. Ci servirà da lezione».
- Astori, 15 giorni di ritiro e due partite, qual è il bilancio?
«Sono abituato a pensare positivo. Certo, sono partiti giocatori importanti e la società lo sa. Stiamo aspettando i rinforzi anche se penso che per dieci undicesimi potremo essere quelli dell'anno scorso».

- In percentuale, quanto vale il Cagliari?
«Siamo al 50 per cento. Ma siamo in crescita e c'è tutto il tempo per arrivare alle gare importanti al top. In generale, penso che per la Coppa Italia, il 21 agosto, si possano fare considerazione più accurate».

- Vi disturba il valzer che riguarda Suazo?
«No, lui è il più tranquillo. Sono certo che si risolverà il tutto a favore di David».

- Donadoni prova la difesa a 3. Commenti?
«Ci avevo giocato a Cremona ed eravamo abbastanza solidi. Si tratta di abituarsi e di interpretarla nel modo giusto. Adesso va nuovamente di moda ma Gasperini anche in passato l'ha usata con successo».

- Agostini, Pisano o Perico, Canini e lei: Chi sta fuori?
«Dipende dall'avversario e dal mister. Per ora in allenamento abbiamo giocato a tre solo una volta».

- In nazionale con Ranocchia e Chiellini cosa succede?
«Forse, mi troverei meglio con Ranocchia, "Chiello" è mancino come me. Ma si tratta di campioni dai quali posso solo imparare».

- Mercato aperto fino al 31: ha messo nel conto di poter lasciare il Cagliari?
«Spero solo non mi svendano dopo la partita col Milan. Per il resto, tutto può succedere. Ma io sto bene qui e sono fiducioso».
In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative