La Nuova Sardegna

Sassari

Provincia abolita, beffati gli studenti universitari galluresi

Provincia abolita, beffati gli studenti universitari galluresi

Con la riannessione a Sassari la detrazione dei canoni di locazione da quest’anno non è più possibile

25 giugno 2017
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SASSARI. La scomparsa della provincia gallurese riserva una nuova fregatura. E stavolta la mazzata colpisce le famiglie degli studenti dell’ex provincia Olbia-Tempio che hanno preso una stanza in affitto a Sassari per frequentare l’università. La beffa è venuta a galla davanti agli sportelli dei vari uffici Caf durante la compilazione dei modelli 730, cioè le dichiarazioni dei redditi. In poche parole, la detrazione dei canoni di locazione da quest’anno non è più possibile. E questo perché Olbia e tutta la Gallura sono nuovamente finite sotto Sassari. Il Tuir, il testo unico delle imposte sui redditi, dice chiaramente che tra i vari requisiti bisogna essere residenti in una città di una provincia diversa da quella in cui ha sede l’università. Olbia e Sassari, invece, ora fanno nuovamente parte della stessa provincia. Quindi niente più detrazioni.

A sollevare la questione è uno studente olbiese, Stefano Bianco, 25 anni, al quinto anno di Giurisprudenza all’università di Sassari. Lui si è accorto del problema e ne ha parlato con alcuni colleghi olbiesi e galluresi. «Anche loro avevano notato la stessa cosa, quindi sono andato a leggere il Tiur e purtroppo la legge non si può interpretare in maniera diversa», spiega lo studente. La provincia Olbia-Tempio si è trasformata un anno fa esatto in zona omogenea, all’interno però della vecchia provincia di Sassari. «E una delle conseguenze è stata toccata con mano da molti studenti galluresi che frequentano l’ateneo sassarese, soprattutto da parte di quelli che si sono presentati al Caf per il modello 730 – dice Stefano Bianco -. In base al Tiur i requisiti necessari per la detrazione dei canoni di locazione sono infatti questi: città di residenza distante dalla città in cui ha sede il corso universitario almeno 100 chilometri e comunque in una provincia diversa. Il cavillo è questo». La questione non è di poco conto. La detrazione dei canoni, fino allo scorso anno, riusciva infatti a garantire un bel risparmio alle famiglie. «Il fatto che le due città debbano trovarsi in province diverse impedisce di usufruire di una detrazione della quale gli studenti galluresi fuori sede hanno sempre beneficiato, ledendo gravemente il diritto allo studio» aggiunge Stefano Bianco. Sollevato il problema, adesso lo studente olbiese, che parla a nome di chi si trova nella sua stessa situazione, chiede l’intervento della politica regionale e anche nazionale, visto che l’inghippo potrebbe riguardare tanti altri studenti italiani che risiedono in città rimaste orfane della provincia originaria. «Auspichiamo che i politici galluresi che ricoprono cariche a livello locale, regionale e nazionale possano trovare una soluzione a questo spiacevole, e a nostro avviso ingiusto, inconveniente» conclude lo studente di giurisprudenza. (d.b.)

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